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Calcio: Spalletti avverte la Roma, il Bologna è l'unica che ha fermato la Juve

10 aprile 2016 | 15.26
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Luciano Spalletti - Afp
Luciano Spalletti - Afp

"Il Bologna è l'unica squadra che ha interrotto la corsa della Juventus, nelle 22 partite. L'ha costretta al pareggio, è tutto meritato e forse in quella partita ebbe delle situazioni importanti. Orecchie dritte, ecco". Il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, avverte i suoi giocatori alla vigilia del match contro il Bologna.

"Va messa in evidenza la bravura di Donadoni, persona seria che lavora in modo serio -sottolinea Spalletti in conferenza stampa-. Per uscire dalla zona retrocessione, dove erano finiti, bisogna saper insegnare calcio. Il calo di ora è un po' la conseguenza della sua bravura, i giocatori che si sentivano in una situazione difficilissima si son sentiti già salvi. Non credo che i miei calciatori non daranno il massimo, sapranno tirare fuori le loro qualità, poi magari l'avversario sarà più bravo".

L'allenatore giallorosso parla poi delle condizioni di Daniele De Rossi e Kevin Strootman: "L'olandese sta sempre meglio. È chiaro che gli mancano un po' di partite giocate a grande velocità e intensità. Però sono convinto che quando lo userò lui si farà trovare pronto. De Rossi è pronto ma c'è Keita che sta facendo bene. Questo dal mio punto di vista è un vantaggio ma mi crea difficoltà nel dover dare la maglia a uno soltanto".

Spalletti non si sbilancia sulla presenza di Edin Dzeko contro i rossoblù. Il bosniaco sembra finito ai margini del progetto: "Come la stia vivendo non lo so, ma si allena in modo splendido e non potrebbe fare altrimenti, perché sono i risultati della squadra che contano. Lavoriamo per la Roma, per i traguardi della Roma, non per i successi individuali. Iago Falque, che prima era uno dei titolari, cosa dovrebbe dire? Invece è contento e mi saluta sempre, poi ci sarà qualcuno meno contento ma fa parte dei giochi".Infine l'immancabile domanda su Francesco Totti: "Lo tratto come un calciatore vero e sono uno dei pochi a farlo perché gli voglio bene. Lo tengo in considerazione ma l'altro giorno non si è allenato e ieri si è fermato a metà allenamento. In futuro da calciatore, primo riferimento dello staff, vicepresidente, quello che lui vuol fare, ci guiderà lo stesso. Ha questo carisma che gli viene dettato dalla sua storia, dalla sua qualità. Totti può fare quel che vuole, io posso avere il ruolo che vi pare ma tutti e due correremo nella stessa direzione per fare il bene della Roma".

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