I rumori dei bar lo disturbavano. E’ quanto ha riferito ai carabinieri A.M., un 61enne di Budoni (Nuoro), denunciato per lancio pericoloso di oggetti, danneggiamento e percosse. I carabinieri del paese rivierasco della Baronia hanno scritto la parola fine sulla vicenda del pericolosissimo lancio di biglie di acciaio che si verificava, da almeno due anni, in direzione degli avventori di due bar nella centralissima via Nazionale.
Ogni tanto infatti, soprattutto la notte, piovevano dal cielo delle grosse biglie d’acciaio addosso agli avventori dei bar seduti ai tavolini esterni, ed in qualche caso anche verso le loro macchine parcheggiate. Il sospetto era che venissero scagliate, con una grossa fionda, alcune addirittura del diametro di circa cinque centimetri. In qualche caso sono state colpite persone, in altri gravemente danneggiate le automobili in sosta.
I fatti, che si protraevano da oltre due anni, avevano provocato allarme sociale a Budoni, tanto che lo stesso sindaco aveva chiesto ai carabinieri un intervento risolutivo. Ben quattro persone avevano presentato denuncia ai militari, che avviarono un’indagine rivelatasi poi lunga e complessa, e che ha richiesto appostamenti (anche tra Natale e Capodanno) per tentare di capire da dove arrivavano le biglie. All’inizio sembrava infatti che piovessero dal cielo, poi i ripetuti servizi, le testimonianze di alcune persone, lo studio delle ipotetiche traiettorie e dell’ambiente urbano hanno permesso ai militari di restringere l’area ove era ubicata l’abitazione da dove venivano “sparate” le biglie.
C'è voluto ancora qualche giorno di indagine per gli uomini in borghese, coordinati dal capitano Andrea Senes, ma alla fine la pazienza e la tenacia dei carabinieri è stata premiata: all’ennesimo episodio, i carabinieri hanno bussato alla porta di A.M., 61enne incensurato, e nel corso della perquisizione, all’interno del frigorifero, hanno trovato la grossa fionda e circa 30 biglie di acciaio, pronte per essere “sparate”. L’uomo, sposato e padre di famiglia, si è giustificato dicendo ai carabinieri che i rumori provenienti dai bar lo disturbavano.
