Fermato il presunto autore. A scatenare la sparatoria ci sarebbero motivi comunque futili, qualcosa di estemporaneo avvenuto allo 'Yachting club’ in località 'San Vito’
Un uomo di 37 anni è stato fermato perché ritenuto l'autore della sparatoria avvenuta questa notte in uno stabilimento balneare del tarantino in cui sono rimaste ferite 10 persone di cui una in modo grave. Residente nel capoluogo pugliese, il 37enne ha precedenti nel settore degli stupefacenti e per reati contro il patrimonio.
L'uomo deve rispondere di duplice tentato omicidio, lesioni gravi, detenzione e porto illegale di arma da sparo, spari in luogo pubblico. A scatenare la sparatoria ci sarebbero motivi comunque futili, qualcosa di estemporaneo avvenuto allo 'Yachting club’, in località 'San Vito’, trasformato in una discoteca all'aperto per una festa organizzata da alcun giovani. Uno sguardo di troppo, una spinta, qualcosa insomma accaduto sul posto. Secondo prime informazioni si sarebbero fronteggiati due gruppi. Su questi aspetti sono in corso ancora le indagini.
Gli inquirenti hanno individuato il 37enne tramite dei video, visti anche i suoi precedenti, e lo hanno cercato a casa (l'uomo risiede nel quartiere Tamburi), non trovandolo. Sul posto hanno però recuperato materiale importante di prova che lo ricollegava alla sua presenza nello stabilimento. Poi lo hanno fermato.
Secondo quanto accertato, nel locale sono stati esplosi numerosi colpi d’arma da fuoco. La rissa è avvenuta intorno all’1.45. Alle indagini della Squadra mobile hanno dato un supporto gli agenti della Polizia scientifica. I feriti sono sei uomini e quattro donne, di età compresa tra i 19 ed 28 anni.
Delle persone rimaste ferite, tutte con un'età compresa tra i 19 e i 28 anni, tre sono ancora ricoverate all'ospedale 'Santissima Annunziata': uno risulta in condizioni serie ed è in prognosi riservata nel reparto di Chirurgia Vascolare; gli altri due, non in gravi condizioni, sono ricoverati nel reparto di Ortopedia. Lo precisa la Asl jonica in un nuovo bollettino medico. Sette invece sono stati dimessi con una prognosi di 15-30 giorni. Il più grave è un ragazzo di 28 anni, originario di Grottaglie, ferito a una gamba.