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Sport: incidenti da sci e snowboard, quest'anno +10% lesioni

07 febbraio 2015 | 15.06
LETTURA: 4 minuti

Gli incidenti in discesa hanno provocato dall'inizio della stagione invernale circa il 45% di distorsioni, il 22% di forti contusioni, il 15% di fratture e il 18% tra lussazioni e trauma cranico: un aumento del 10% rispetto allo scorso anno

Infophoto
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Sciatori e snowboardisti sempre più spericolati sui monti del Belpaese. Gli esperti della Siot, la Società italiana di ortopedia e traumatologia, riportano per quest'anno un 'bollettino di guerra' con lesioni in crescita. Gli incidenti in discesa hanno provocato dall'inizio della stagione invernale circa il 45% di distorsioni, il 22% di forti contusioni, il 15% di fratture e il 18% tra lussazioni e trauma cranico: un aumento del 10% rispetto allo scorso anno. "Quest'anno stiamo assistendo a un aumento delle distorsioni e delle contusioni rispetto allo scorso anno, che molto spesso costringono a rimanere bloccati per un lungo periodo di tempo", avverte Rodolfo Capanna, presidente della Siot.

Sugli sci la fascia d'età più colpita è quella dei 30-50enni, composta per il 70% da uomini e per il 30% da donne. "I maschi sono un po' più spavaldi - sottolineano gli ortopedici - quindi è più alto il rischio di traumi". Sullo snowboard, invece, i 20-30enni sono quelli più esposti a danni: puniti dall'alta competitività, sebbene si tratti nella maggior parte dei casi di giovani abbastanza allenati. "Ma in questo caso - precisa Capanna - i traumi sono provocati da cadute che coinvolgono spalla e arti superiori, mentre per chi pratica sci non è necessario cadere per riportare per esempio una lesione del legamento crociato".

Capanna, basterebbe un po' di buon senso e di allenamento presciistico

In generale, ammonisce Capanna, "si tratta di incidenti che si potrebbero evitare con una piccola dose di buon senso. Lo sci non è affatto uno sport pericoloso, ma va praticato con disciplina e nel rispetto degli altri. Correre con sci e snowboard su piste ad alta densità di persone può provocare scontri molto spesso dolorosi e traumatici. In questi casi l'uso del casco, per esempio, è indispensabile per tutti soprattutto per chi ama le discese libere".

"Basterebbe dedicare qualche ora alla ginnastica presciistica, prima di avventurarsi sulle piste da sci - spiega il numero uno della Siot - per evitare il rischio di incorrere in infortuni che in alcuni casi possono essere anche molto gravi". E ancora: "Evitare di avventurarsi nelle discese fuoripista, sincerarsi delle condizioni del manto nevoso e controllare la funzionalità degli sci, regolando gli attacchi e i ganci degli scarponi. Quindi evitate di fare gli sprovveduti", raccomanda Capanna.

Particolarmente insidiosi i danni al crociato, mai sottovalutare il dolore

Gli amanti di sport che necessitano spostamenti brevi e repentini, come il calcetto, il basket e lo sci, proseguono gli specialisti Siot, hanno bisogno di una buona preparazione atletica per salvaguardare in particolare i legamenti del ginocchio. "Il cosiddetto crociato - puntualizza Capanna - se viene sottoposto a sforzi bruschi e utilizzato a freddo, rischia di rompersi. Ovviamente un intervento in artroscopia permette di rimediare al danno subito. L'età tuttavia incide sull'esito: un conto è romperlo a 20 anni e un altro a 50. Più si è avanti con l'età e più i tempi di recupero si allungano".

Ma non è solo il legamento crociato a rischiare. Attenzione anche a spalla, braccia e polsi, soprattutto per i praticanti dello snowboard. Sono loro, infatti, i più esposti a lussazioni e fratture di una certa entità. "A volte basta una banale caduta per compromettere seriamente l'uso della spalla. Non sottovalutare il dolore - conclude il presidente della Siot - Meglio recarsi da un ortopedico ed effettuare una semplice radiografia, anziché spostare in avanti un dolore che può nascondere qualche spiacevole sorpresa".

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