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Spazio, arriva Mistral: è smart, lancia tweet ed è made in Campania

27 maggio 2020 | 12.26
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Sistema di rientro atmosferico per minisatelliti guidato da Telespazio (Leonardo 67% e Thales 33%), finanziato dalla Regione e promosso dal Dac

Spazio, arriva Mistral: è smart, lancia tweet ed è made in Campania

di Andreana d'Aquino

E' smart, nei suoi viaggi dall'orbita alla terra comunica lanciando 'tweet spaziali' e sa anche riportare a casa preziosi 'carichi utili'. E' il progetto spaziale Mistral, un sistema di rientro atmosferico 'intelligente' per minisatelliti che riporta sul nostro pianeta payload e campioni. Mistral è dunque un gioiello della tecnologia spaziale ed è made in Campania. Il suo obiettivo strategico é di consentire l’accesso allo Spazio per realizzare esperimenti in microgravità in tempi brevi e, soprattutto, a costi ridotti. La mission è anche potere recuperare il carico utile.

Ad annunciare l'arrivo nel panorama spaziale di Mistral (Mini Satellite con capacità di Rientro Avio-Lanciabile) - un progetto finanziato dalla Regione Campania - sono Telespazio, che ha sviluppato il sistema, ed il Dac, il Distretto Aerospaziale della Campania che lo ha promosso. La joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%) inoltre guida un raggruppamento delle principali realtà industriali e universitarie dell'aerospazio che hanno partecipato al progetto e che sono presenti sul territorio campano: Ohb Italia, Cira, Euro.Soft, Università di Napoli Federico II, Ali, Tsd Space, Sab Aerospace, Srsed, Powerflex, Lead Tech, Antares, Cnr, Enea e Università di Napoli Parthenope.

"Il progetto Mistral prevede lo sviluppo di un sistema di rientro atmosferico 'intelligente' per una capsula che potrà essere agganciata a una micro-piattaforma spaziale multi-ruolo e aviolanciabile, della classe di 40-50 chili, per il recupero del payload e dei campioni sperimentali" spiega Telespazio che rappresenta una delle punte di diamante di Leonardo in Campania. Il colosso aerospaziale italiano nella regione conta infatti diversi siti produttivi dove impiega circa 4.550 persone altamente specializzate - pari a oltre il 56% del totale degli occupati nella manifattura ad alta tecnologia della Campania - e in questo territorio sempre Leonardo alimenta una supply chain dal valore di oltre 370 milioni di euro.

Dunque Mistral è 'figlio' di un manipolo di visionari - tra ricercatori, industriali e istituzioni locali - e può essere utilizzato anche per un ampio panorama di missioni di istituzioni pubbliche e di privati. "L’essere associato a piattaforme aviolanciabili, svincolate dalla disponibilità di una tradizionale base di lancio fissa e dalle sue limitazioni, rende Mistral più flessibile e di rapido impiego" sottolineano Telespazio e Dac. Caratterizzato dall’utilizzo di nuove leghe ultraleggere, materiali e tecnologie 'green', Mistral integra anche sistemi di health monitoring, grazie a sensori inseriti nelle parti critiche come lo scudo termico dispiegabile, la cui apertura è modulabile per un controllo attivo della traiettoria di rientro.

"Il progetto Mistral -spiega Raimondo Fortezza, Project Manager di Telespazio- rappresenta un’unicità a livello mondiale in quanto il sistema di rientro equipaggia una capsula, del peso di circa 15 chili, che in una fase specifica dell’orbita automaticamente si sgancia dal bus permettendo così il recupero del carico utile" Fortezza sottolinea che "il sistema è inoltre caratterizzato da un profilo di missione particolare perché orbiterà a quote molto basse, con un perigeo di 300 chilometri. Inoltre, Mistral "è un sistema 'smart' perché ha una capacità di rientro totalmente autonoma potendo calcolare -indica infine Fortezza- direttamente con i suoi sistemi di bordo la traiettoria di rientro".

Gennaro Russo del Dac sottolinea che "attraverso questo progetto di sviluppo tecnologico riusciremo a dimostrare quello che sulla carta abbiamo già analizzato come, per esempio, che la capsula con il sistema dispiegabile a ombrello ad apertura modulabile decide autonomamente il grado di apertura e chiusura per percorrere la traiettoria che la capsula stessa ha definito". Russo evidenzia che "le implicazioni e le possibili ricadute commerciali" del nuovo sistema made in Campania "sono molto importanti. Una tale tecnologia può essere impiegata anche in ottica 'clean space', ovvero per ridurre i detriti, supportando il rientro di sistemi spaziali a fine vita". "Mistral, che è guidato da Telespazio, è un progetto di carattere regionale e coinvolge, tra i nostri partner, gran parte della filiera aerospaziale campana" ribadisce Fortezza.

Mistral è anche molto social. A bordo c'è infatti un sistema di gestione della micro-piattaforma chiamato 'Space Twitter' che consente alla capsula in orbita di inviare in maniera automatica e con continuità dei 'tweet': brevi messaggi per comunicare il proprio stato operativo a una serie di micro-stazioni terrestri dedicate. Con Mistral sono state create anche le condizioni per lo sviluppo industriale di una piattaforma satellitare innovativa per il rientro di campioni-carichi utili da orbita bassa terrestre 'Leo', per la gestione di emergenze sulla terra e con la possibilità di applicazioni 'planetarie'.

Il progetto Mistral si inserisce nelle attività di ricerca e sviluppo di Telespazio e consentirà l'acquisizione di competenze in un’area tecnologica di grande interesse per lo sviluppo del segmento di terra per micro-piattaforme, come i cubesat, e per missioni con breve preavviso in orbita bassa. Inoltre, l’esperienza acquisita consentirà a Telespazio e a Leonardo di proporsi in futuro come partner per missioni finalizzate alla rimozione di detriti spaziali, uno degli aspetti più interessanti legati al mondo della space awareness e allo sviluppo sempre crescente di operazioni e attività che sempre più si svolgeranno in ambiente spaziale.

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