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Spazio, Thales Alenia Space consegna 2 strumenti per satellite Solar Orbiter

28 aprile 2017 | 19.10
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Il satellite Solar Orbiter dell'Esa (Foto ufficio stampa Thales Alenia Space)
Il satellite Solar Orbiter dell'Esa (Foto ufficio stampa Thales Alenia Space)

Completate due importanti tappe della missione Solar Orbiter che nel 2019 andrà a studiare il Sole ad una distanza ravvicinata senza precedenti. Thales Alenia Space, joint venture tra Thales 67% e Leonardo 33%, ha annunciato oggi il completamento dello scudo termico del satellite dell’Agenzia Spaziale Europea realizzato per conto di Airbus Defence and Space e la consegna dello strumento Metis-Multi Element Telescope for Imaging and Spectroscopy dell’Agenzia Spaziale Italiana. Il satellite Solar Orbiter investigherà in dettaglio i principali fenomeni legati al Sole ed alla corona solare. E, come in tutte le principali missioni Esa di esplorazione del Sistema Solare, il punta mento del satellite sarà garantito dai sensori stellari realizzati da Leonardo. Solar Orbiter ospiterà dieci strumenti scientifici, tra cui Metis, promosso da un consorzio scientifico internazionale a guida italiana e finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana, prodotto da Thales Alenia Space Italia in consorzio con la società OHB Italia.

"Per la prima volta questo strumento davvero innovativo produrrà immagini della corona solare ad alta risoluzione in luce visibile polarizzata e nell’ultravioletto" sottolinea la joint venture. Lo scudo termico, interamente progettato e realizzato da Thales Alenia Space per conto di Airbus Defence and Space, sarà spedito verso il centro Esa Iabg, in Germania, dove saranno eseguite le prove finali di termo-meccanica. "La sfida tecnologica dello scudo -indica Thales Alenia Space- consiste proprio nella sua funzione, quella di proteggere il satellite dalla intensissima radiazione solare presente ad una distanza cosi ravvicinata, creando un ambiente termico favorevole ad operare la strumentazione di bordo". Con queste due milestone, "Thales Alenia Space conferma ancora una volta il suo expertise tecnologico in missioni di esplorazione spaziale all’avanguardia" scandisce il colosso aerospaziale che ha già sviluppato strumenti scientifici avanzati per le missioni Planck e Goce e che fornirà sofisticati strumenti di Radio-scienza per le future missioni BepiColombo, per l’esplorazione di Mercurio, ed Euclid, per la geometria dell'Universo oscuro.

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