Covid un anno dopo, quando Codogno diventò la Wuhan d'Italia - Lo speciale
Il 21 febbraio 2020 l'Italia scopre il primo paziente positivo coronavirus
Il 21 febbraio 2020 l'Italia scopre il primo paziente positivo coronavirus
Marcello Natali è morto il 18 marzo 2020. Tra i primi medici caduti vittime del Covid19, è stato stroncato da una polmonite bilaterale dopo un ricovero prima a Cremona e poi in terapia intensiva a Milano, lasciando la moglie e due figli che adorava, Marco e Michela. Alla Messa organizzata all'aperto in suo ricordo, il 4 ottobre, c'era una folla davanti alla chiesa di Caselle Landi, dove viveva. "Marcello è stato un gran seminatore, purtroppo raccoglieremo noi e non lui i frutti di tutto ciò che h...
"Conservo un ricordo un po’ particolare di quei giorni, dopo un anno del genere il ricordo è ancora vivo. Non siamo ancora usciti dalla pandemia, fino al 24 gennaio siamo stati in zona rossa in Lombardia…ancora siamo molto condizionati dalla pandemia". E' passato un anno lungo e difficile da quando la notizia del paziente uno in Italia, Mattia Maestri, scoperto a Codogno, irrompe nelle case degli italiani. Da allora, Iginio Passerini, parroco della cittadina alle porte di Lodi, prova a resistere ...
"Non c'è solo l'emergenza sanitaria, il dolore non è solo nei polmoni"
"Adesso tornerà tutto come prima?". Alcuni ospiti della Rsa Fondazione Opere Pie Riunite di Codogno hanno accolto così la loro prima iniezione vaccino anti-Covid. Difficile dire se basterà questo a togliere la paura dagli occhi degli anziani che hanno affrontato la prova più grande quest'anno. Ma il 6 febbraio, con la seconda dose, si concluderà la campagna vaccinale nella residenza sociosanitaria, poche settimane prima dell'anniversario della scoperta del primo caso in Italia, proprio a Codogno,...
Il racconto di un'ostetrica di Lodi sull'inizio dell'emergenza
La ragazza che ha raccontato la prima zona rossa: "La vita nel resto del Paese continuava mentre io ero ferma"
E’ stato un 2020 di sofferenza e dolore a Codogno, che nell’anno della pandemia ha registrato un numero di decessi superiore allo stesso periodo del 2019. Nella cittadina lodigiana, la prima colpita dallo tsunami del Coronavirus, (con la scoperta, il 21 febbraio 2020, del paziente uno), i numeri delle persone decedute hanno registrato un incremento, come riportato dall’ufficio anagrafe.
"Avevamo preso sul serio Ebola ma questa volta non è stato così, ora invece non ci disarmiamo più'
L'anno scorso, dopo mesi faccia a faccia con Covid-19, si era detta: "Il 20 febbraio 2021 vado una settimana ai Caraibi". Invece sarà in Lombardia Annalisa Malara, 38 anni, l'anestesista che il 20 febbraio 2020, vedendo un suo coetaneo con "polmonite devastante" non rispondere alle cure e "peggiorare inesorabilmente" a una velocità insolita, ha deciso di forzare il protocollo e disporre il tampone rivelatore: positivo a Sars-CoV-2. Sarà qui a ricordare come tutto è cominciato in un ospedale di pr...
Il senso del dovere ha motivazioni più forti di qualsiasi paura. Lo sa bene Marcello Cardona, "primo prefetto in Italia ad avere la delega del governo a realizzare la zona rossa in Italia" e a prendere una decisione che non esita a definire "la più difficile" della carriera. Intervistato dall'Adnkronos ricorda ogni istante di quei momenti vissuti a Lodi con la lucidità di chi è abituato ad affrontare scelte importanti, ma anche con l’umanità di chi il Covid l'ha vissuto sulla propria pelle. Il su...
"Gli occhi parlano e io non dimenticherò mai gli sguardi di chi chiedeva aiuto". Laura Grazioli, 26 anni, è una delle volontarie della Croce Rossa di Codogno, la città diventata simbolo della prima ondata del coronavirus. Un passato da giovane scout, a 14 anni inizia a fare volontariato e da quando ne ha 23 guida anche l’ambulanza. Studia medicina, i suoi professori hanno curato quello che l’Italia conosce erroneamente con il nome di paziente 1, ha la freddezza di chi sa tenere a bada le emozioni...
C'è un primo e un dopo nella vita di ognuno e ha sempre una data. Per Luigi Grazioli, 35 anni, volontario della Croce rossa di Codogno e impiegato in un'azienda che distribuisce gas, la linea di confine ha la data del 20 febbraio 2020. Uno spartiacque collettivo. "Fino a quel giorno la mia vita è stata normale", racconta in un’intervista all'Adnkronos, "poi - il pomeriggio del giorno dopo - alla mia porta hanno bussato degli infermieri: dovevo fare il tampone e così il Covid è diventato inaspetta...