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Lavoro: 'specializzato' e 'leadership' le parole più usate nei profili Linkedin

25 gennaio 2017 | 13.55
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Lavoro: 'specializzato' e 'leadership' le parole più usate nei profili Linkedin

Anno nuovo, profilo nuovo. E in questa la settimana in cui, storicamente, la maggior parte degli utenti di LinkedIn aggiorna i suoi dati, il social network per professionisti più grande al mondo svela la classifica delle ‘buzzword’, le parole più utilizzate dai lavoratori sui propri profili.

I termini più utilizzati in tutto il mondo nel 2017 sono “specializzato”, “leadership” e “appassionato”, a questi si aggiungono poi anche “strategico”, “con esperienza” e “concentrato”. Si tratta, spiega Linkedin, di "cambiamenti importanti rispetto alla classifica della passata edizione a livello globale". Infatti, la parola “specializzato”, quest'anno al top, l’anno scorso non era nemmeno nelle prime dieci posizioni. Le espressioni “con esperienza” e “certificato”, anch’esse new entry, fanno invece scendere in graduatoria parole come “motivato” e “creativo” che l’anno scorso si trovavano sul podio di questa speciale classifica.

"Spostamenti che -spiegano gli esperti di Linkedin- sottolineano come il mercato del lavoro stia cercando sempre più di orientarsi verso professionisti altamente qualificati, affidabili e con visione strategica, ma che, allo stesso tempo, proprio per questo, forse, risultano essere un po’ meno 'creativi', termine sceso quest’anno addirittura in nona posizione nella classifica mondiale e sparito del tutto dalla top ten italiana".

La classifica delle parole più inflazionate è un po’ la cartina di tornasole della cultura lavorativa di ciascun paese e l’elenco delle buzzword, giunto al suo sesto anno, ci rivela dunque come in Italia le parole più ‘abusate’ nel 2016, come per esempio creativo, motivato e problem solver, abbiano ceduto il passo nel 2017 a definizioni più specifiche come specializzato, con esperienza e master.

Ma, se a livello globale, quanto meno, resiste l’idea di descriversi come professionisti “appassionati” all’interno del proprio curriculum vitae, in Italia questa parola riscontra un minore interesse e occupa solo la sesta posizione tra gli oltre 10 milioni di profili presenti su LinkedIn nel Belpaese. Come indicato dai trend internazionali, infatti, anche per i professionisti della nostra penisola la parola più sfruttata (e abusata) quest’anno diventa “specializzato”, che al suo debutto scalza subito “leadership”, finita al secondo posto, seguita da una serie di parole, come “strategico”, “concentrato” ed “esperto”.

Parole che sottolineano "quanto sempre di più -insistono gli esperti Linkedin- i lavoratori tricolore cerchino di focalizzare le proprie competenze professionali su aree mirate, lasciando meno spazio alla passione e alla creatività sul luogo di lavoro".

Insomma, la creatività perde punti, "a tal punto che, nel paese natale di Leonardo, Michelangelo, Dante e altri grandi autori del passato, il termine 'creativo' -sottolineano gli esperti di Linkedin- non compare nemmeno tra i primi dieci aggettivi".

"Una controtendenza assoluta rispetto agli anni passati, questa, che offre una fotografia più rigida e disincantata del mercato del lavoro italiano. Un settore ancora in forte difficoltà che sta cercando di trovare una soluzione nel contesto specialistico, senza però considerare le sempre più importanti soft skill, cioè le caratteristiche soggettive del singolo lavoratore che fanno la differenza e che riguardano anche valori come, appunto, la creatività", concludono.

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