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Speranza di assunzione per 13.700 specializzandi

19 dicembre 2019 | 14.31
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Speranza di assunzione per 13.700 specializzandi

Per colmare i 'buchi' di personale negli ospedali italiani "sarà risolutivo poter assumere gli specializzandi dal terzo anno: un'iniezione potenziale di circa 13.700 giovani medici. E consideriamo che partiamo da 8.000 medici in meno". A calcolarlo è il segretario nazionale dell'Anaao Assomed Carlo Palermo, che plaude alla misura prevista nel nuovo Patto per la salute, annunciato ieri con soddisfazione dal ministro Roberto Speranza e dalle Regioni. "Come verranno assunti? Partecipano a un concorso e verranno messi in una graduatoria a latere - spiega all'Adnkronos Salute - Verrà data priorità ai colleghi specializzati, mentre gli specializzandi completeranno sul campo il proprio sapere con il saper fare".

"Il blocco del turnover - riflette - ha creato anche un problema di trasferimento delle conoscenze, che non sono solo quelle che si imparano nelle università", dai medici esperti ai più giovani. "C'è poi il vantaggio che gli specializzandi dal terzo anno verranno impiegati in base alle competenze già acquisite. Inoltre sottolineo che lo stipendio passerebbe da 27 mila euro lordi a 60 mila euro lordi, come dipendenti del Servizio sanitario regionale. Questi giovani oltretutto anticipano di 2-3 anni l'ingresso nel mondo del lavoro e le tutele assicurative e previdenziali".

Ma come reagiranno gli specializzandi a questa possibilità? "Prima di tutto ricordiamo che è una possibilità e non un obbligo, e poi una survey online fra gli specializzandi mostra che due su tre sono d'accordo con le assunzioni dal III anno", assicura Palermo.

Secondo il segretario nazionale Anaao, "sono tre gli elementi fondamentali e positivi del nuovo Patto per la salute: al primo posto c'è proprio l'assunzione degli specializzandi dal terzo anno. Poi c'è la svolta sui finanziamenti al Ssn, visti per la prima volta come un investimento e non come una spesa, e la promessa del premier Giuseppe Conte di altri 10 miliardi entro il 2023. Ebbene, bisogna investire perché questo comparto vale l'11% del Pil ed è davvero un elemento di crescita per il Paese. Infine nel 2020 per la prima volta, se verranno recuperati circa 1.000 contratti di formazione specialistica non utilizzati, si supererà quota 10.000 borse. Un numero che si avvicina alle 11.500-12.000 da noi stimate come necessarie per alcuni anni, per permettere di assorbire" l'ormai noto "imbuto formativo".

Insomma, l'allargamento concreto "della possibilità di fare nuove assunzioni e il fatto che non solo viene garantito il turnover ma si aumenta il budget per assumere, rende questo un Patto della svolta", continua Palermo. Con misure "fondamentali. E oggi si va a firmare all'Aran il nuovo contratto dei medici. Un altro tassello - conclude - di questo che si presenta come un anno di svolta per la sanità".

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