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Speranza: "4 maggio si riparte? Stiamo con i piedi per terra"

14 aprile 2020 | 22.09
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Il ministro della Salute: "Direzione giusta, ma la situazione è seria da non sottovalutare"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

''In questa crisi ci siamo ancora dentro". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, parlando a Di Martedì dell'emergenza sanitaria da Covid-19. "Ci sono dei messaggi positivi, ma siamo nel pieno di questa crisi e tutto dobbiamo fare tranne che le polemiche. Ora bisogna lavorare insieme, ogni giorno, 24 ore su 24!". Il 4 maggio sarà il giorno per ripartenza? ''Fino al 4 maggio le misure restano confermate -ha replicato- è una data che arriverà tra 3 settimane. In queste 3 settimane dobbiamo lavorare incessantemente per farci trovare il più pronti possibili per quell'appuntamento. Molto dipenderà dalle cose che metteremo in campo e dal comportamento dei cittadini. Mi auguro che il paese arrivi pronto alla scadenza del 4 di maggio e che da quel momento in poi possa iniziare una fase graduale ma non sarà in un istante tornare alla vita di prima. Bisognerà iniziare una fase diversa che porti il paese fuori da questa stagione. Ma oggi siamo ancora dentro una fase complicata. Guardare al domani è giusto, progettare il domani è doveroso ma con i piedi ben piantati nell'oggi".

''La direzione è giusta" e "dobbiamo continuare per questa strada" ma "è ancora dura". "Non possiamo assolutamente sottovalutare la situazione molto seria in cui siamo. La direzione assunta è quella che sicuramente ci può portare fuori da questa emergenza''. "E' giusto che ci sia la voglia di ripartire. Però insisto sul punto che la premessa della ripartenza economica e sociale deve essere sempre al vittoria della battaglia sanitaria. E le due cose non devono mai essere messe in contraddizione''.

I NUMERI - ''Cito un dato rilevante: dieci giorni fa i posti occupati in terapia intensiva da malati Covid erano oltre 4mila. Oggi siamo a 3186. Ancora tantissimi ma per dieci giorni di fila abbiamo avuto il segno meno". "E' chiaro che tutto dipende dai comportamenti. I comportamenti sono decisivi. Noi abbiamo iniziato le misure più dure nella prima decade di marzo, quindi è passato poco più di un mese. E' giusto avere speranza nel futuro e credere con coraggio a quel che verrà, ma bisogna essere anche molto realisti - conclude -. Sono numeri ancora pesanti, seri, guai a sottovalutarli''.

I TAMPONI - ''Abbiamo bisogno che la vicinanza delle strutture sanitarie alle persone sia sempre più recepita. Dobbiamo rafforzare i nostri Covid hospital. Dobbiamo ancora investire nei tamponi: stiamo crescendo come numeri, dobbiamo farli in maniera convinta, seguendo le indicazioni che ci dà l'Oms''.

TRIVULZIO - ''Io penso che su tutte le scelte fatte, sia a livello nazionale, che regionale, ci sarà il tempo per fare tutte le verifiche. Ma è evidente che oggi è il momento di lavorare sull'emergenza, i conti li faremo dopo'' ha detto parlando dell'emergenza sanitaria e del caso del Trivulzio. ''Ora è il momento di lavorare tutti insieme, le polemiche non servono'', si è raccomandato Speranza.

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