La pop star e attrice torna sul grande nel musical 'Wicked - Parte 2', il 19 novembre nelle sale con Universal Pictures
"Questa progetto mi ha aiutata molto perché ha guarito il mio rapporto con la creatività. Penso di essere innamorata di nuovo del mio lavoro come non mi succedeva da molto tempo, si è riaccesa la scintilla. Credo che questo momento di blocco si sia verificato perché la mia fama fosse più forte della mia arte. È stato terapeutico sentirmi apprezzata interpretando Glinda". A confessarlo è la pop star e attrice Ariana Grande, in occasione di un incontro ristretto con la stampa a Londra per la tappa europea di 'Wicked – Parte 2', in arrivo nelle sale il 19 novembre con Universal Pictures con la regia di Jon M. Chu. Mentre per la collega Cynthia Erivo, che nel film interpreta Elphaba "è stata un'esperienza che mi ha fatto innamorare delle mie diversità perché ho incontrato tante altre persone che si sono innamorate delle loro e sono state in grado di esprimerle. Mi sento diversa - dice - e ora non ho altra scelta che mostrarmi per quello che sono e dedicarmi completamente al mio lavoro. Credo che questi personaggi abbiano un impatto sulla vita delle persone".
In 'Wicked - Parte 2' (candidato in 4 categorie ai Grammy Award) Glinda la Buona è stata scelta per rassicurare il popolo dell'incantato regno di Oz, mentre Elphaba (Cynthia Erivo), soprannominata la Strega Malvagia dell’Ovest, è costretta a vivere in esilio mentre cerca di smascherare il Mago di Oz (Jeff Goldblum). "Lei capisce che la sua persona non viene usata per fare davvero del bene e nel corso del film riesce a sfuggire dalla facciata che le hanno costruito attorno per riabbracciare la vera Glinda. E, nel frattempo, scopre che ha traumi simili a quelli di Elphaba: le hanno fatto credere di non essere abbastanza e, per questo, hanno bisogno l'una dell'altra. Questi due personaggi vivono una solitudine, Elphaba non ha nessuno su cui contare mentre Glinda ha tanta gente attorno eppure si sente sola e abbandonata", spiega Grande. E nell'adattamento cinematografico dell'Atto II del musical di Stephen Schwartz e Winnie Holzman, racconta come Glinda riesca "a bilanciare luce e oscurità in modo silenzioso per tutto il tempo. E penso che questo aspetto venga messo molto più in primo piano rispetto al primo film (uscito nel 2024)", dice l'attrice, ricordando come abbia passato "molto tempo a riflettere sull'infanzia del suo personaggio e sulle convinzioni che le sono state trasmesse e a cui si è aggrappata per tutta la vita spingendola a creare questa facciata, questa bolla di privilegi attorno a sé che lentamente vediamo scoppiare".
Al centro del film l'amicizia, il coraggio, i pregiudizi e il coraggio di guardare sé stessi e gli altri con onestà. Oltre al fatto che le apparenze possono ingannare. Temi che risuonano nel nostro presente: "Dobbiamo stare attenti alla percezione che abbiamo delle persone, che a volte può essere distorta e influenzata dalle opinioni degli altri. E, per questo, dobbiamo cercare di scoprire la verità", riflette Cynthia Erivo. "Anche quando non siamo necessariamente benvenuti in un posto, ciò non significa che quel posto non sia fatto per noi, ma solo che le cose in quel luogo devono cambiare. Penso che questo film tocchi davvero la parte più umana di tutti noi: in realtà tutto ciò che chiunque desidera è essere visto, amato e ascoltato". I due film sono stati girati contemporaneamente, occupando l'agenda dei suoi interpreti (tra questi anche Jonathan Bailey, di recente eletto l'uomo più sexy del mondo): "È stata un'esperienza profonda e meravigliosa", dicono le attrici, che sono riuscite a creare una forte chimica sullo schermo dopo aver creato "uno spazio dove sentirci al sicuro e tenderci la mano a vicenda. Prima ancora di incontrarci, abbiamo fatto una videochiamata in cui ci siamo promesse di esserci l'una per l'altra e abbiamo condiviso tutto di noi stesse e poi insieme abbiamo superato gli ostacoli. E così è stato", conclude Grande. (di Lucrezia Leombruni)