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**Spettacolo: in 1.500 in Piazza del Popolo per 'suonare' i Bauli, da Diodato a Insinna a Gazzè**

17 aprile 2021 | 19.21
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Artisti e lavoratori  dello spettacolo durante il flash mob in piazza del Popolo a Roma nella protesta dei Bauli
Artisti e lavoratori dello spettacolo durante il flash mob in piazza del Popolo a Roma nella protesta dei Bauli

1000 bauli, 1500 operatori registrati, circa 200 volontari oggi nel flash mob organizzato in Piazza del Popolo a Roma. 419 colpi, tanti quanti sono i giorni di stop del mondo dello spettacolo a causa della pandemia, sono stati 'suonati' da attori, cantanti, maestranze e, più in generale, da tutti i lavoratori dello spettacolo uniti nella protesta volta a centrare obiettivi stringenti e urgenti: istituire un fondo da erogare in soluzioni mensili; offrire sostegno economico alle imprese della filiera basato sul fatturato annuo legato a spettacolo ed eventi; calendarizzare un tavolo interministeriale che imposti i modelli graduali di ripartenza del settore ed un altro per riformare previdenza e assistenza del settore.

Dopo il Duomo di Milano, la piazza ai piedi del Pincio è stata invasa questo pomeriggio da un esercito di bauli, l'oggetto-simbolo dei lavoratori del 'dietro le quinte' del mondo dello spettacolo, e da migliaia di operatori in silenzio, nel rispetto delle norme anti covid e vestiti di nero, in segno di lutto per le professioni che rappresentano.

Fra gli artisti scesi in piazza, tutti vestiti di nero, tutti in silenzio e nel rispetto delle norme anti-Covid Alessandra Amoroso, Alessia Barela, Alessio Bertallot, Carlotta Natoli, Anna Foglietta, Barbara Begala, Brunori sas, Chiara Tomarelli, Daniele Silvestri, Diodato, Emma Marrone, Fabrizia Sacchi, Fiorella Mannoia, Flavio Insinna, Francesca De Martini, Francesca Figus, Francesco Bolo-Rossini, Galatea Ranzi, Giorgia Cardaci, Giorgio Marchesi, Giulia Michelini, Giuliano Sangiorgi, Jacopo Olmo Antinori, Laura Nardi, Liliana Massarini, Livio Magnini, Manuel Agnelli, Marco Bonini, Margherita Vicario, Maurizio Lombardi, Max Gazzè, Paolo Calabresi, Rodrigo D’Erasmo, Roy Paci, Sabina Guzzanti, Saturnino Piotta.

Per prendere parte a questa seconda iniziativa sono arrivati a Roma diversi pullman da tutta Italia (due solo da Milano, uno da Bologna): le normative vigenti, consentono lo spostamento per partecipare a manifestazioni di carattere nazionale, fermo restando il ricorso all’autodichiarazione. Si sono iscritti 1000 professionisti a cui sono stati assegnati altrettanti bauli. Al momento della convocazione alle ore 14 tutti gli iscritti hanno ricevuto mascherine, gel e t-shirt da indossare durante il flash mob. Durante il check-in, i partecipanti hanno dovuto consegnare l’autocertificazione covid, come già richiesto in fase di registrazione online.

Ed ora con maggiori dettagli i target del flash mob: 1) immediata istituzione di un fondo da erogare in soluzioni mensili a tutte le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo ed eventi, sia discontinui che partite iva, che coprano il periodo gennaio-dicembre 2021, per garantire una soglia minima di continuità di reddito; 2) immediato sostegno economico per le imprese della filiera basato sul fatturato annuo legato a spettacolo ed eventi; 3) immediata calendarizzazione di un tavolo interministeriale che, su parametri prestabiliti, imposti i modelli graduali di ripartenza del settore, per dare una visione prospettica e agibilità imprenditoriale; 4) immediata calendarizzazione di un tavolo interministeriale che affronti la riforma del settore con particolare riferimento alla previdenza e all’assistenza delle lavoratrici e dei lavoratori.

Alla manifestazione romana, organizzata dall’Aps Bauli In Piazza, aderiscono oltre 50 realtà. Niente altoparlanti ma un Media Corner, moderato da Maura Gancitano ed Andrea Colamedici di Tlon, la scuola permanente di filosofia e immaginazione con cui Bauli In Piazza collabora. La manifestazione si inserisce in una campagna di comunicazione internazionale promossa dalla rete We Make Events, nata in Inghilterra, oggi adottata in tutto il mondo e sostenuta da artisti come Mick Jagger, per dare voce e visibilità al settore, sia a livello governativo che sensibilizzando l’opinione pubblica. Ricorrendo il triste anniversario di completa inattività che perdurerà ancora almeno per tutto il 2021, l'obiettivo è ribadire l'urgenza di un sostegno strutturale e continuativo alle imprese e soprattutto alle lavoratrici e ai lavoratori, molti dei quali autonomi o con contratti atipici.

Bauli In Piazza - We Make Events Italia è nata il 10 ottobre 2020 in piazza Duomo a Milano in occasione di un evento storico: per la prima volta, i lavoratori insieme ai rappresentanti delle imprese del mondo dello spettacolo e degli eventi, hanno manifestato per chiedere alle istituzioni di essere ascoltati.

1300 operatori e 500 bauli schierati per denunciare la grave crisi di tutta l’industria dello spettacolo e una specifica categoria di professionisti: coloro senza i quali non esisterebbe nessuna forma di intrattenimento, celebrazione, traguardo.

Con lo slogan 'Un Unico Settore, Un Unico Futuro', lavorando in rete con la realtà internazionale We Make Events, quel giorno è nato un movimento che sta cercando di rendere riconoscibile e codificabile un settore eterogeneo, composto da liberi professionisti, agenzie e società, tecnici audio, video e luci, direttori artistici, facchini, promoter, autori e tanti altri.

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