Il presidente del Coni: "In Italia ai vertici dello sport ci sono solo uomini, io cerco una figura fresca, giovane e vincente". E sul n.1 del Cip: "Ha un'esperienza più unica che rara". Resta l'ottimismo sulla candidatura: "Questa sfida la vinciamo. E ricordiamoci che organizzare i Giochi significa creare 170.00 posti di lavoro"
"Cerco una donna, perché un terzo dei membri Cio è donna, mentre in Italia ai vertici dello sporti ci sono solo uomini". Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, pensa a una donna per il ruolo di dg del comitato promotore di Roma 2024.
"Vorrei che fosse una figura che abbia un ruolo significativo, stiamo valutando i curriculum- aggiunge il numero uno dello sport italiano durante la sua lectio magistralis sulla candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024 organizzata dalla Link Campus University-. Deve parlare tutte le lingue, deve avere grandi competenze ed essere votata alla causa almeno fino al 2017. Deve essere fresca, giovane, vincente, allegra e diversa così come sarà il comitato promotore".
Un ruolo di primo piano spetterà anche al presidente del Comitato paralimpico, Luca Pancalli: "Avrà un ruolo importante - assicura Malagò- perché ha un'esperienza più unica che rara nel nostro mondo e va sottolineato che dopo le Olimpiadi ci saranno le Paralimpiadi". Il numero uno dello sport italiano sottolinea che "organizzare un'Olimpiade significa realizzare in Italia 170.00 posti di lavoro" e conferma l'ottimismo sulle possibilità di Roma: "Se mi fossi limitato a fare il compitino, mi divertivo e andava bene. Ma io devo assolutamente lasciare il segno. Sono sicuro che questa partita la vinciamo ma dobbiamo fare una partita rivoluzionaria".
"Dobbiamo -aggiunge- preparare un dossier che deve essere innovatore, diverso, coraggioso, a costo di essere minimalista. Non possiamo venderci per quello che non siamo e non saremo mai. Dovrà essere un dossier perfetto da applausi a scena aperta".
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