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Calcio: 'Razzisti? Una brutta razza', parte progetto Figc per integrazione

12 febbraio 2015 | 18.39
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Fortemente voluto dal presidente federale Carlo Tavecchio, ha finalità educative in grado di trasmettere una forte coscienza sociale e sportiva, grazie al coinvolgimento di artisti e rappresentanti del mondo del calcio e della cultura

: Infophoto - INFOPHOTO
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Parte il progetto 'Razzisti? Una brutta razza (…e non li vogliamo allo stadio!)' ideato dalla Commissione Figc per l’integrazione e la lotta al razzismo presieduta da Fiona May. Il 21 febbraio, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, è previsto il debutto ufficiale dell’evento dal vivo, il primo di 20 appuntamenti nei quali si affronterà il tema del razzismo con un linguaggio moderno rivolto ai giovani calciatori delle società affiliate alla Figc, che per l’occasione saranno presenti in sala e interagiranno con i diversi protagonisti che si alterneranno sul palco.

'Razzisti? Una brutta razza' è un evento innovativo, fortemente voluto dal Presidente federale Carlo Tavecchio, ed ha finalità educative in grado di trasmettere una forte coscienza sociale e sportiva, grazie al coinvolgimento di artisti e rappresentanti del mondo del calcio e della cultura. Il format del progetto si basa su tre momenti: Parliamone in campo - nelle settimane precedenti l’evento gli istruttori delle squadre giovanili coinvolte proporranno durante gli allenamenti alcune occasioni di approfondimento sul tema del razzismo; Presentiamoci al territorio – il progetto verrà ogni volta illustrato in una conferenza stampa organizzata insieme ai rappresentanti delle istituzioni locali; Solo per i ragazzi- successivamente gli stessi giovani saranno coinvolti in un vero e proprio spettacolo, la cui direzione artistica è stata affidata al giornalista ed autore televisivo Antonello Piroso.

Nel corso dei prossimi due anni, si svolgeranno 20 incontri, uno al mese, nei teatri e nei luoghi simbolo dei capoluoghi di tutte le regioni italiane, in collaborazione con le strutture periferiche della Federazione. Saranno oltre 10 mila i ragazzi direttamente coinvolti e tanti altri saranno raggiunti attraverso le interazioni sui social network.

"Con la tappa di Firenze -dichiara Fiona May- inizia un viaggio per tutta l’Italia nel quale affronteremo insieme ai giovani temi importanti quali l’integrazione e l’accettazione della diversità. Purtroppo la piaga del razzismo attraversa tutta la società, calcio compreso, ma sono convinta che il progetto elaborato dalla nostra Commissione produrrà risultati importanti perché coinvolge gli sportivi ed i tifosi di oggi e di domani".

"Siamo una Federazione in continuo movimento -afferma il Presidente della Figc Carlo Tavecchio- che si è data degli obiettivi chiari. Con questa iniziativa vogliamo seminare dove il terreno è più fecondo, perché solo attraverso l’educazione allo sport sano si può contribuire a creare una società migliore".

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