Il tecnico vuole invertire la rotta dopo gli ultimi flop: "Alleno il club più importante del mondo, sono abituato alle critiche e i fischi dei tifosi non mi danno fastidio. Il mio futuro? C'è tempo, il mio contratto scade nel 2016"
"Usciremo dalla crisi, io resto qui". Carlo Ancelotti non perde la calma nel momento nero del Real Madrid. Gli ultimi risultati negativi in campionato e la soffertissima qualificazione ai quarti di Champions League hanno infiammato l'ambiente blanco: tifosi delusi e stampa all'attacco, fino al punto da mettere in discussione la posizione del tecnico.
Il presidente Florentino Perez è intervenuto per puntellare la panchina dell'allenatore emiliano. "Il presidente ha detto cose giuste per smentire un'informazione non corretta. Mi ha sempre dimostrato fiducia, mi ha sempre sostenuto. Voglio continuare a vincere, sto bene qui e non ho nessun dubbio. Il mio contratto scade nel 2016, c'è tempo per pensarci", dice allontanando la resa dei conti.
"Vivo questo momento con serenità, non si può perdere la testa per le critiche, che ho sempre considerato utili per migliorare il lavoro. Allenare il Real significa allenare il più grande club del mondo. E' normale che le critiche siano proporzionate. I fischi del Bernabeu? Non mi dà fastidio nulla, i tifosi fischiano per spingere a far meglio", dice Ancelotti alla vigilia della sfida con il Levante.
Ancelotti non ha parlato del proprio futuro con i leader dello spogliatoio. "Abbiamo altre priorità. Dovevamo risolvere i nostri problemi e lo abbiamo fatto. I giocatori devono solo lavorare compatti e sacrificarsi per il bene del Real. E' normale che il morale sia un po' basso, ma nessuno si arrende. Faremo il massimo per invertire la rotta", dice.
Del resto, anche nella scorsa stagione il Real Madrid ha dovuto rialzarsi dopo un periodo opaco. "Quello che è successo nelle ultime partite ci ha toccato, è chiaro. I giocatori vogliono uscire in fretta da questa situazione, la squadra vuole risolvere i problemi. Siamo molto motivati, del resto c'è successo lo stesso anche lo scorso anno", afferma Ancelotti, che potrebbe modificare la formazione rispetto alle uscite più recenti. "Abbiamo tutti i giocatori disponibili. Ho fiducia in ognuno e sceglierò lo schieramento per vincere, non per puntare il dito contro qualcuno". Il 2015, sinora, ha riservato più dolori che gioie. "Forse, cambierei qualcosa. Ma bisogna aspettare la fine della stagione per una valutazione complessiva. Forse, con qualche dettaglio diverso, avremmo fatto qualcosa di differente. Ma la filosofia e l'identità della squadra rimangono invariate".
