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Boxe: Pacquiao ko ai punti e Mayweather è il re dei welter

03 maggio 2015 | 11.43
LETTURA: 3 minuti

Allo statunitense il 'match del secolo', il pugile 38enne si porta a casa i tre titoli mondiali in palio: quelli della Wbc, Wba e Wbo

Mayweather Jr e Manny Pacquiao (Infophoto)
Mayweather Jr e Manny Pacquiao (Infophoto)

Alla Grand Arena di Las Vegas Floyd Mayweather ha sconfitto ai punti Manny Pacquiao e si è aggiudicato quelle che alla vigilia era stato definito il 'match del secolo', portandosi a casa i tre titoli mondiali dei pesi welter in palio quelli della Wbc, Wba e Wbo (fotogallery).

Unanime il verdetto dei tre giudici che hanno assegnato il successo al pugile statunitense: 118-110, 116-112 e 116-112. Per il 38enne Mayweather si è trattato della 48esima vittoria in 48 incontri da professionista.

Mayweather ha confermato di essere il pugile più forte degli ultimi anni alzando le braccia in segno di vittoria a sei secondi dal gong che ha sancito la fine dell'incontro. Il campione americano è sembrato in grado di controllare il match uscendo dal ring di Las Vegas con la consacrazione che cercava, quella di essere uno dei più grandi della storia del pugilato, a settembre l'ultimo incontro per chiudere la carriera imbattuto all'età di 38 anni.

"La mia ultima sfida sarà a settembre", ha affermato a fine incontro il campione del mondo che con 48 vittorie e zero sconfitte in carriera proverà ad eguagliare i 49 successi di un mostro sacro della nobile arte come Rocky Marciano. "Sapevo che stavo vincendo facilmente -ha spiegato Mayweather-. Per esperienza so che i giudici non amano le urla del pubblico ma i colpi sul ring. Sono un pugile che sa calcolare e valutare con pazienza la situazione. Questo match non è la ciliegina sulla torta della mia carriera, tutti gli incontri sono stati importanti".

Sulla vittoria di Mayweather resta il giallo dell'infortunio di Pacquiao, il pugile filippino ha infatti affermato di esser sceso sul ring con un problema alla spalla che non gli ha permesso di essere al 100%. "Avevo uno strappo che nell'ultima settimana è andato migliorando, comunque ho fatto un bell'incontro. E' stata una bella sfida con il pubblico entusiasta sugli spalti. Non voglio lamentarmi e non cerco scuse", ha aggiunto Pacquiao. A riaccendere la polemica il manager di Pacquiao, Bob Arum, secondo il quale gli appena 429 colpi portati dal filippino sono stati il chiaro segnale di una sofferenza del pugile.

Tante le stelle sugli spalti a seguire l''incontro del secolo', da Michael Jordan a Magic Johnson passando per Tom Brady, Beyoncé, Jay-Z, Denzel Washington, Andre Agassi e Steffi Graf.

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