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Calcioscommesse: Tavecchio, Figc è parte lesa

19 maggio 2015 | 14.05
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Il presidente federale: "Continuiamo a subire indirettamente le condizioni del paese". Malagò: "C'è sempre una nuova puntata". Rizzo, vicepresidente della Lega Pro: "Quando sono state rilevate anomalie, abbiamo segnalato la questione al Ministero degli Interni e alla Procura federale" Calcioscommesse, oltre 70 indagati e 50 fermi tra calciatori e dirigenti

Carlo Tavecchio (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Carlo Tavecchio (foto Infophoto) - INFOPHOTO

"Noi ci consideriamo parte lesa perché continuiamo a subire indirettamente tutte quelle che sono le condizioni del paese. Siamo un soggetto che vuole difendere il sistema ma i mezzi che abbiamo non sono all'altezza. Quando è stata allargata alla Serie D la possibilità di scommettere io dissi che era un grandissimo errore. E oggi i risultati li vedete tutti". E' la presa di posizione del presidente della Figc, Carlo Tavecchio, dopo le notizie sull'inchiesta calcioscommesse sulle squadre di Lega Pro e Serie D partite dalla procura di Catanzaro.

"Uno pensa 'basta'. E invece c'è sempre una nuova puntata. Onestamente mentre c'era questa ondata di arresti noi eravamo in Giunta", ha commentato il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

"In Lega Pro al momento siamo a conoscenza solo di quello che leggiamo", ha detto Antonio Rizzo, vicepresidente della Lega Pro, all'Adnkronos. "Di certo posso dire che la Lega Pro, fin dalla stagione sportiva 2010-2011, ha iniziato la collaborazione con Sportradar, una società svizzera che collabora anche con l'Uefa, e che per conto della stessa controlla sia le competizioni della Champions che dell'Europa League e attraverso l'Uefa controlla tutti i campionato di Serie A e B di tutti i 54 paesi Uefa", ha aggiunto.

"Noi siamo stati i primi in Italia ad avvalerci delle collaborazione con Sportradar e fino ad oggi non si sono manifestate falle in questo meccanismo. Laddove sono stati rilevati i cosiddetti 'alert' i nostri funzionari hanno provveduto a segnalare la questione ai preposti uffici del Ministero degli Interni e alla Procura federale. Questo è il compito che deve svolgere l'organizzatore della manifestazione", ha sottolineato Rizzo che ha spiegato che "come Lega siamo vicinissimi, sostenitori delle forze dell'ordine e degli organi di giustizia che controllano questo tipo di attività e che collaborano al miglioramento diffuso del calcio italiano e non solo".

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