Nibali ha vinto l'ultimo Tour de France ed è fra i favoriti anche quest'anno, Aru ha dato filo da torcere a Contador al Giro d'Italia
"Vincenzo Nibali e Fabio Aru hanno risvegliato una passione che non registravamo dai tempi di Marco Pantani". Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo, si gode l'ottimo momento del ciclismo italiano, un movimento trainato dalle imprese dei due corridori nei grandi giri. Nibali ha vinto l'ultimo Tour de France ed è fra i favoriti anche quest'anno, Aru ha dato filo da torcere allo spagnolo Alberto Contador fino all'ultima tappa del Giro d'Italia e ora ha nel mirino la Vuelta di Spagna. Dopo anni difficili, l'Italia sta tornando protagonista grazie ai due uomini di punta del team Astana.
"Per Nibali la situazione è la stessa dello scorso anno, quando si sbloccò vincendo ai campionati italiani in Trentino alla fine di giugno. Poi con la maglia tricolore riuscì a fare il Tour de France che tutti abbiamo visto e apprezzato", dice Di Rocco, in questi giorni a Baku per i Giochi Europei. Proprio ieri il siciliano è tornato in maglia gialla al Giro del Delfinato a quasi un anno di distanza dal trionfo alla Grande Boucle, il suo vero obiettivo anche in questa stagione.
"Erano 16 anni che un italiano non lo vinceva e anche stavolta arriviamo all'appuntamento senza alcun timore", evidenzia il n.1 della federciclismo, prima di aprire il capitolo riguardante Aru. Se Nibali è la certezza, il sardo è la grande rivelazione di quest'anno: "Il Giro lo ha corso molto bene e ha risvegliato un interesse, una popolarità e una passione nei giovani che è dai tempi di Pantani che non registravamo. Anche Nibali ha il suo stesso profilo, ma Aru essendo un po' più giovane intercetta una fascia di età un po' più bassa", spiega il n.1 della Fci.
In chiave olimpica, però, le gerarchie vedono ancora Nibali davanti a tutti: "Il percorso di Rio -rileva Di Rocco- dovrebbe essere impegnativo, con varianti fino all'ultima ora. Da Nibali in giù tutti puntano alle Olimpiadi e sono pronti ad indossare la maglia azzurra. Ma alle Olimpiadi è difficile parlare dei giovani, bisogna puntare sui corridori maturi ed esperti nel gioco di squadra. Abbiamo un anno di tempo per capire chi possa essere schierato, anche perché ho sentito il ct Cassani e non mi ha dato ancora un'indicazione precisa. Nibali è sicuramente il numero uno nelle corse a tappe -conclude Di Rocco- poi dobbiamo valutare bene".
