"Io credo che il prestigio che abbiamo nel mondo non corrisponde al 17esimo posto del Ranking Fifa. Nel ranking sono state inglobate alcune situazioni particolari. Per esempio non c'è mai scritto che noi abbiamo quattro stelle, e quindi dovremmo essere inseriti una fascia a parte assieme a chi si trova nella nostra stessa condizione, solo che ci sono interessi diversi che confluiscono, e l'Italia non è che abbia una immagine che piace a molti, anzi piace a pochi. Però noi la vogliamo difendere soprattutto con Antonio Conte". Sono le parole del presidente della Figc, Carlo Tavecchio, durante l'incontro con la stampa per parlare delle attività internazionali delle nazionali giovanili, assieme ad Antonio Conte.
Il numero uno della Figc aggiunge che "l'Italia presenterà all'Uefa la candidatura per ospitare la fase finale dell'Europeo Under 21 del 2019". Per quanto riguarda la panchina dell'Under 21 arriva la conferma di Gigi Di Biagio per il prossimo biennio. A parlare questa volta è il ct Antonio Conte in veste di coordinatore delle nazionali giovanili: "Gigi con il suo staff ha fatto un buon lavoro. Viste le prestazioni e il girone che ci era capitato siamo rimasti un po' amareggiati e delusi di non essere riusciti ad andare alle semifinali e qualificarsci per le olimpiadi ma la nostra nazionale aveva le carte in regola per fare qualcosa di positivo", ha aggiunto il ct della nazionale maggiore riferendosi agli Europei-. Siamo arrivati ad avare una U21 forte e abbiamo fatto una grande impresa andando alle fasi finali dell'europeo".
Per Conte l'incontro è anche l'occasione per fare il punto della situazione sullo stato del nostro calcio. "Vista della qualificazione del Mondiale in Qatar è dovuta al fatto che rispetto ai tempi di Lippi e del Mondiale vinto nel 2006, quando c'era la possibilità per il ct della nazionale maggiore di avere una scelta, su 100 calciatori, di 61/62 italiani,e oggi questa scelta si è ridotta arrivando a 33 italiani su 100", è l'allarme lanciato dal ct azzurro. "Questo è il grosso problema, il pericolo maggiore che oggi corre l'Italia. Diventa difficile essere competitivi se su 100 giocatori c'è la possibilità di sceglierne 33, come proporzione, significa che c'è qualcosa di sbagliato e che bisogna invertire il trend -ha aggiunto Conte-. Il problema attaccanti? Sicuramente dati alla mano, vedendo le giovanili, è un dato di fatto che oggi il reparto in cui si riesce a fornire meno la nazionale maggiore e le giovanili è quello offensivo. Li siamo in grande difficoltà".
