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Atletica: Bolt, triste che si parli solo di doping

20 agosto 2015 | 14.23
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Usain Bolt (Foto AFP) - AFP
Usain Bolt (Foto AFP) - AFP

"Ci sono i Mondiali, ma si parla solo di doping. Questo è molto triste". E' l'amara riflessione di Usain Bolt dopo le ultime rivelazioni che stanno scuotendo il mondo dell'atletica e che fanno passare quasi in secondo piano i Mondiali che stanno per iniziare a Pechino.

E' proprio dalla capitale cinese che lo sprinter giamaicano commenta le notizie degli ultimi giorni: "Il doping è al centro della scena tutto il tempo. Le ultime settimane non ho sentito parlare di altro fuorché di doping, doping, doping. Nulla sulla competizione. Per me questo è molto triste, ma non posso farci nulla", dice il primatista mondiale e campione olimpico dei 100 e 200 metri in una conferenza stampa in un hotel di Pechino a due giorni dall'inizio della rassegna iridata.

Bolt è ormai da diversi anni il personaggio più carismatico dell'atletica mondiale: "Ma io corro solo per me stesso", sottolinea il giamaicano, che proprio domani compirà 29 anni. "La gente dice che devo vincere per salvare lo sport. Ma la crescita del nostro sport è responsabilità di tutti gli atleti, non solo mia. Io cerco solo di fare le cose seguendo le regole della Iaaf e della Wada. Tutti conosciamo le norme, non solo io". A Pechino il suo grande rivale sarà lo statunitense Justin Gatlin, tornato al top della forma a 33 anni e dopo due sanzioni per doping. "Le regole ci sono per un motivo. Non sta a me dire se sia giusto o meno", risponde il giamaicano dribblando le polemiche sul ritorno alle competizioni dello sprinter Usa.

Bolt arriva a Pechino dopo un paio di stagioni con più ombre che luci e una serie di piccoli infortuni che ne hanno condizionato le prestazioni. Quest'anno il giamaicano non è andato oltre il 9''87 del mese scorso a Londra. Gatlin, invece, è in cima alla tabella stagionale dei tempi sia nei 100 (9''74) che nei 200 metri (19''57) ed è imbattuto da 26 gare. Numeri che non spaventano il campione del mondo in carica, che dice di arrivare a Pechino "in grande forma".

"Mi sarebbe piaciuto fare qualche gara in più prima di arrivare qui, ma mi sto allenando bene e il mio coach (Glen Mills, ndr) è contento. Abbiamo lavorato molto sulla partenza, abbiamo provato alcune cose e vogliamo metterle in pratica", dice riferendosi al suo unico punto debole. "Sono pronto e sono molto felice di essere tornato a Pechino", dice ancora Bolt, che proprio qui nel 2008 si consacrò a livello mondiale conquistando i suoi primi ori olimpici e stregando il pubblico del Nido d'Uccello: "Mi amano ancora", è la convinzione del giamaicano. Le prime conferme arriveranno sabato, giorno del prologo sui 100 metri prima di semifinali e finale in programma domenica.

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