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Calcio: Verratti, Italia deve puntare su Pirlo fino a quando starà bene

02 ottobre 2015 | 20.33
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Il centrocampista del Psg e della Nazionale italiana Marco Verratti (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Il centrocampista del Psg e della Nazionale italiana Marco Verratti (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

"Penso che Pirlo sia un giocatore su cui l’Italia dovrebbe puntare fino a quando starà bene. È un giocatore che può far fare il salto di qualità e penso che sia differente da tutti gli altri giocatori in nazionale. Quindi, spero che resterà ancora a lungo in nazionale". Il centrocampista del Psg, Marco Verratti, punta ancora su Andrea Pirlo in nazionale. "Sicuramente in Nazionale c’è stato un grandissimo cambiamento, quindi, non è facile vincere subito. Però siamo un gruppo con un grande allenatore per una nazionale. Un allenatore che tatticamente lavora molto e penso questo sia un nostro vantaggio. Sicuramente abbiamo giocatori di grandi qualità e adesso dobbiamo dimostrare che comunque come squadra siamo una grande squadra", ha proseguito il centrocampista nell'intervista che andrà in onda domani alle ore 24.15 su Sky Sport 1 HD, nel nuovo appuntamento con 'I Signori del Calcio'.

"Non è facile, alcune squadre penso che sono più avanti di noi, però, da parte nostra dobbiamo lavorare al meglio per cercare di arrivare ai momenti decisivi, sapendo quello che dobbiamo fare. Se siamo tutti insieme, penso che possiamo essere una grande squadra. Non abbiamo grandissime individualità, forse, come una volta, quindi, dobbiamo puntare molto sul collettivo, sulla squadra e stiamo lavorando su questo", ha proseguito Verratti che ha poi parlato anche di Mario Balotelli. "È una delle ultime possibilità per Balotelli e penso che sia cambiato ultimamente e lo sta dimostrando in queste partite che sta facendo bene. Deve continuare su questa strada. Penso che Conte guardi tutti, quindi, se Balotelli farà bene penso che non ci saranno problemi per tornare in nazionale".

Il centrocampista del Paris Saint Germain si è poi soffermato anche sul ct azzurro, Antonio Conte. "Penso che tatticamente sia l’allenatore più bravo con cui ho lavorato. È uno che guarda molto i piccoli dettagli e quindi il giorno della partita, quando scendi in campo, conosci tutto dell’avversario e sai perfettamente tutto quello che devi fare, quindi… Ci vuole un po’ di tempo per capire tutto quello che vuole perché, comunque, ci vediamo poco. Però, penso che quando arriveranno partite ancora più serie ci faremo trovare pronti".

Infine sulla qualificazione agli Europei ha detto: "Penso che prima di tutto bisogna raggiungere questi Europei in Francia, visto che ancora non siamo qualificati matematicamente. Però, siamo a buon punto, stiamo facendo bene e manca poco. Poi, penso che per una nazionale come l’Italia bisogna sempre puntare al meglio. Penso che l’obbiettivo sia quello di vincere e allora dobbiamo essere un po’ presuntuosi perché, comunque, facciamo parte di una nazione che calcisticamente è una delle più importanti. Non possiamo passare il girone e dire come va va. Dobbiamo essere, dobbiamo avere la convinzione che possiamo arrivare in fondo, perché siamo una grande squadra".

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