"I tifosi sognano lo scudetto? Devono sognare, è il primo passo per raggiungere qualsiasi traguardo. Sognare non fa male, fa veramente molto bene. Ma sappiamo che abbiamo una strada da percorrere, loro solo super importanti per noi. Ci vuole una cultura di saper vincere e insieme possiamo arrivare ad un momento di maturità che ci permetterà di diventare sempre più forti". E' questo il pensiero dell’allenatore della Fiorentina, Paulo Sousa, sulle possibilità per i viola di vincere lo scudetto. La Fiorentina, al momento prima in classifica con l'Inter, dovrà però affrontare una sfida delicata domani contro l'Atalanta.
"E' una partita difficile, Reja ha tantissima esperienza. Credo sia il 3º per presenze in Serie A e stanno facendo risultati ottimi, perdendo solo con l'Inter. Vengono da due partite vinte consecutivamente. In più per noi è difficile lavorare sul piano strategico, dopo Lisbona abbiamo dovuto spostare l'attenzione su questa partita. Senza sperimentare è difficile lavorare su una partita, soprattutto quando non hai il tempo, loro hanno avuto una settimana per prepararla. Siamo in un momento molto positivo e vogliamo dare continuità", ha proseguito il tecnico portoghese. "Loro sono una squadra solida che prende pochi gol. Ha carattere e voglia di fare bene, sono organizzati e hanno giocatori importanti che possono decidere le partite".
Sousa sottolinea poi cosa servirà alla sua squadra per imporsi contro i nerazzurri. "Credo che tanto nella vittoria come nella sconfitta, in ogni momento, dobbiamo lavorare sui nostri principi di gioco, sulla nostra idea. L'entusiasmo deve essere equilibrato, il modo migliore è concentrarci sempre su noi stessi e sui nostri principi, per cercare di fare una partita al nostro miglior livello, per poter vincere. Noi vogliamo continuare a crescere rispettando i nostri avversari e prima ancora dobbiamo rispettare la nostra identità".
Sousa è soddisfatto di questo avvio di stagione ma sa che c'è ancora molto lavoro da fare. "Cosa mi rende più orgoglioso? Credo che i tempi dei movimenti. Stanno imparando a capire e iniziando a prendere le migliori decisioni. Quelle difensive sono sempre più equilibrate. Magari in alcune partite non ci riesce tutto bene, ma dobbiamo continuare su questo percorso. Siamo ancora lontani sul piano della comunicazione interna tra i giocatori, ma questo è un aspetto personale dei singoli".
Il tecnico non è sorpreso dei risultati arrivati. "Uno ci crede sempre a quello che fa, alla nostra idea di gioco e di lavoro. Quando abbiamo l'attitudine giusta si rafforza la possibilità di fare risultati. Siamo stati bravi a gestire fattori esterni che ci hanno aiutato ad avere questi risultati positivi".
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