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Pallotta: "Dispiaciuto per sciopero tifosi, danneggia la Roma"

15 ottobre 2015 | 17.42
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James Pallotta - INFOPHOTO
James Pallotta - INFOPHOTO

"Ho sempre detto che la curva Sud è il cuore e l'anima della Roma, che i nostri tifosi sono la parte più importante della nostra squadra e da questo punto di vista nulla è cambiato. Sono però dispiaciuto del fatto che, mentre proviamo a trovare una soluzione, la squadra sul campo stia soffrendo il calo di tifo allo stadio". Così James Pallotta, presidente della Roma, risponde alle domande dei tifosi giallorossi su Facebook dopo lo sciopero indetto dalla tifoseria organizzata in occasione del derby contro la Lazio per protestare contro la divisione delle curve per motivi di sicurezza.

"Noi non siamo proprietari di questo stadio e non prendiamo alcuna decisione sulla sicurezza all’Olimpico -precisa Pallotta-. Detto questo, da quando si sono verificati questi cambiamenti abbiamo aperto un confronto con la polizia per trovare una soluzione. La polizia ha chiesto che le scale e gli ingressi siano liberi, che non ci siano fumogeni e petardi. La polizia non ha problemi con cori e bandiere. È frustrante che i nostri tifosi pensino che non abbiamo preso posizione e che non stiamo lavorando per migliorare la situazione. Voglio sottolineare che stiamo lavorando nelle sedi opportune e non credo sia appropriato discutere delle soluzioni pubblicamente".

Riguardo la divisione delle curve, Pallotta precisa che "non l'ho approvata e non mi sono mai seduto con il Coni e il prefetto prima della decisione", sottolineando che "supportiamo la curva sud e allo stesso tempo la sicurezza di tutti".

"Sarei molto rammaricato se i nostri tifosi non saranno lì per il derby -aggiunge Pallotta-. Potrei mettermi io in curva sud con una bandiera e uno striscione". L'americano risponde anche a un tifoso che si definisce "uno dei 'fucking idiots' che seguono la Roma in curva Sud" e che gli domanda "perché non avete provato a tutelarci?".

"È bello incontrare finalmente uno di quella decina di persone che pochi mesi fa ho chiamato fucking idiots e che ho sentito stessero danneggiando la grande maggioranza dei nostri tifosi. Quando vuoi puoi scrivermi per confrontarci, ma solo se prometti che anche tu ascolterai me. Giuro su mio padre che stiamo lavorando per aiutarvi", assicura Pallotta, prima di rivelare: "Ho ricevuto tanti di questi messaggi. Cordiali saluti, il fucking President".

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