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Mancini pungola Icardi: "Inter sarebbe più in alto coi suoi gol"

26 ottobre 2015 | 15.28
LETTURA: 3 minuti

Roberto Mancini e Mauro Icardi (Infophoto) - INFOPHOTO
Roberto Mancini e Mauro Icardi (Infophoto) - INFOPHOTO

"L'Inter avrebbe diversi punti in più con i gol di Icardi, ma sono cose che capitano agli attaccanti". Roberto Mancini si esprime così sulla crisi del bomber italo-argentino che sta influendo negativamente sul cammino dei nerazzurri nelle ultime giornate di campionato. "Conoscendo bene la storia degli attaccanti può capitare anche questo", dice il tecnico alla vigilia della trasferta di Bologna.

"Credo che sia negativo perché con 3-4 gol in più suoi sicuramente avremmo diversi punti in più, però il lato positivo è che prima o poi dovrà iniziare -dice Mancini-. Ricordo un anno di Crespo alla Lazio in cui fino a gennaio aveva fatto quattro gol, poi dalla prima partita di gennaio ne ha fatti 21. Sono sicuro che tornerà a segnare e farà gol molto importanti. Lui ha avuto diversi palloni domenica, ma questo è un momento così e non si può fare niente". "Meglio riposare quando è così? Io preferivo giocare sempre, altrimenti facevo esonerare l'allenatore...", scherza Mancini. "Un attaccante deve stare tranquillo e non agitarsi, in questa situazione deve soprattutto iniziare a pensare che può essere utile in tante altre cose, quindi lavorare per la squadra. Quando un attaccante lavora tanto alla fine viene premiato e il gol arriverà".

Alla crisi di Icardi, e alla sua convivenza ancora poco rodata con Jovetic, Mancini dedica ampio spazio alla vigilia del match di Bologna: "Credo che debbano cercarsi molto di più, lavorare di più l'uno per l'altro, altrimenti ci sono meno possibilità di fare gol. E comunque un attaccante non può pensare di stare vicino alla porta quando una difesa è a 60 metri. Icardi e Jovetic come me e Vialli? Noi due ci cercavamo pure troppo, anche fuori la sera...ma noi abbiamo giocato insieme tanti anni".

L'Inter non vince da più di un mese, ma in classifica nulla è compromesso e così anche per Mancini: "Non cambia niente, siamo partiti cercando di rimanere nelle prime posizioni e a oggi ci siamo. Credo che Napoli e Roma siano le più attrezzate (per lo scudetto, ndr), ma non è successo niente di grave e non c'è nulla di così drammatico da recuperare". Ora nel mirino ci sono i tre punti a Bologna in un match speciale per il tecnico: "Sono praticamente cresciuto lì e ho dei ricordi bellissimi, ho tanti amici e ci vado spesso. E' chiaro che è una partita speciale. Io sono un tifoso del Bologna e spero che riesca a salvarsi molto in anticipo. Ma domani dipende solo da noi: se faremo come nel secondo tempo contro il Palermo possiamo vincere".

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