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Motomondiale: Presidente FMI, a Valencia sia battaglia leale

29 ottobre 2015 | 19.35
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Il presidente della FMI, Vito Ippolito - Foto sito FMI
Il presidente della FMI, Vito Ippolito - Foto sito FMI

"I recenti avvenimenti, che sono sorti in relazione alla sfida per il titolo mondiale FIM MotoGP 2015, hanno avuto un effetto dannoso sulle nostre competizioni e avvelenato l'atmosfera intorno allo sport. Ci stiamo allontanando dalla tradizione di orgoglio e di sportività che fa parte del patrimonio del motociclismo". Lo scrive in una lettera aperta il Presidente della FIM, Vito Ippolito che si è sentito in dovere di intervenire per stemperare un po' gli animi, dopo quanto avvenuto nel Gp della Malesia di MotoGp tra Valentino Rossi e Marc Marquez. Una lettera che è una via di mezzo tra un monito e l'auspicio che a Valencia la situazione tra Valentino Rossi, Marc Marquez e Jorge Lorenzo non degeneri in maniera definitiva (Vai allo speciale).

"Ogni individuo ha il diritto di esprimere le proprie idee. Ma le parole e le azioni hanno sempre delle conseguenze. Ogni individuo deve assumersi la responsabilità di tali conseguenze. I piloti, prima di tutto, devono essere consapevoli di questo. Ognuno di loro ha migliaia di tifosi che seguono le loro gesta in pista e ascoltano quello che dicono fuori dalla pista. Per questo motivo, noi guardiamo a loro, non solo in questo campionato, ma in tutte le nostre discipline, per impostare il miglior esempio di ciò che il nostro sport dovrebbe e aspira ad essere", aggiunge il numero uno della Federazione motociclistica internazionale.

"Questa responsabilità è condivisa anche dalle persone che costituiscono il loro entourage, a partire dai loro team e dagli sponsor. Quali che siano le ragioni e i torti in questa materia, se alcune di queste persone inutilmente alimentano polemiche su eventi o decisioni in maniera ostinatamente sbagliata, loro stanno facendo un cattivo servizio allo sport, a scapito di tutta la nostra comunità e di tutte le cose buone che offrono a tutti. Piloti, squadre, produttori e sponsor dovrebbero, non solo rispettare le regole, ma anche accettare le decisioni dei funzionari, qualunque esse siano. In caso contrario, stanno contribuendo all'anarchia e a minare lo sviluppo futuro del nostro sport -sottolinea Ippolito-. A nome della FIM e di tutti coloro che stanno facendo del loro meglio per giungere ad una felice conclusione di questo campionato, esprimo la speranza che al prossimo e ultimo Gp a Valencia i piloti si sfideranno in pista in un modo che rispetta pienamente lo spirito del fair play".

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