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Cio: "La relazione della Wada è scioccante e triste per lo sport"

09 novembre 2015 | 19.17
LETTURA: 4 minuti

Thomas Bach, presidente del Cio (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Thomas Bach, presidente del Cio (foto Infophoto) - INFOPHOTO

"Si tratta di una relazione profondamente scioccante e molto triste per il mondo dello sport". Il Comitato olimpico internazionale (Cio) commenta così, in un comunicato, le gravi accuse di doping alla federazione russa di atletica contenute in un report della Wada, l'agenzia mondiale antidoping, che ha chiesto alla Iaaf di sospenderla da tutte le manifestazioni internazionali.

"Il Cio confida che la nuova leadership della Iaaf, con il suo presidente Sebastian Coe prenderà tutte le misure necessarie", prosegue la nota del Cio. "In questo contesto ci compiaciamo del chiaro impegno espresso dalla Federazione mondiale dell'atletica a fare tutto il necessario per proteggere gli atleti puliti e ricostruire la fiducia nello sport".

"La protezione degli atleti puliti è una priorità assoluta per il Cio ed è per questo che nell'Agenda 2020 si è deciso di intraprendere misure di ampia portata in questo senso. Per quanto riguarda i Giochi Olimpici, il Cio continuerà a prendere tutte le misure necessarie per tutelare gli atleti puliti. Nel più recente vertice abbiamo deciso di fare dei test antidoping indipendenti dalle Federazioni sportive e ci siamo affidati alla Wada. Studieremo con attenzione il report e reagiremo con la consueta politica di tolleranza zero".

"Sosteniamo il tentativo della commissione indipendente Wada di portare alla luce tutti i fatti nell'interesse dell'integrità dello sport e nella tutela degli atleti puliti", aggiunge la nota del Comitato olimpico internazionale che conclude annunciando la sospensione provvisoria dell'ex presidente della Iaaf Lamine Diack come membra onorario del Cio decisa dalla commissione etica in seguito alle indagini avviate dalla polizia nei suoi confronti.

CONI - "E' un precedente abbastanza clamoroso". Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha commentato così le gravi accuse mosse dalla Wada. "E' una notizia bomba, non so dire di più perché voglio leggere tutto il report. Ma insomma, è qualcosa di clamoroso anche perché da quello che ho capito non è solo il tema della federazione, ma la Wada che accusa il governo russo addirittura di intimidazione nei confronti dei laboratori antidoping", ha detto Malagò a margine del Consiglio nazionale del Coni. "Si parla di doping di Stato? E' qualcosa di clamoroso, non serve un commento perché basta già l'incredibile portata della vicenda".

DONATI - "Il report della Wada è inquietante rivela l’esistenza di un sistema occulto, una vera e propria centrale criminogena costruita per alterare o nascondere migliaia di test antidoping con coperture ai più alti livelli politici", ha detto Alessandro Donati, esperto di doping e tecnico di Alex Schwazer, all'Adnkronos. "Ora si deve continuare, analizzare bene perché ce ne sono molte altre di situazioni così, il problema non è purtroppo solo la Russia".

STATI UNITI - In un clima da 'guerra fredda sportiva', l'agenzia antidoping degli Stati Uniti ha chiesto la squalifica della Federazione russa. Travis Tygart, direttore della Usada, ha elogiato il lavoro svolto dall'Agenzia mondiale antidoping (Ama): "Ha dimostrato l'intento della Russia di manipolare i risultati sportivi attraverso mezzi illegali. Il report diffuso oggi dimostra un incredibile livello di corruzione e invia alla Russia un chiaro messaggio: non si possono ingannare gli sportivi di tutto il mondo ed evitarne le conseguenze trincerandosi dietro un muro di menzogne e omissioni", ha proseguito Tygart.

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