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Mancini incassa la fiducia di Thohir e avverte la viola: "L'Inter si è ripresa"

13 febbraio 2016 | 15.16
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Il tecnico dell'Inter, Roberto Mancini (Foto AFP) - AFP
Il tecnico dell'Inter, Roberto Mancini (Foto AFP) - AFP

"Non è cambiato nulla nel mio rapporto con Roberto (Mancini, ndr), lui ha il mio pieno sostegno ed entrambi vogliamo il massimo per l'Inter". Erick Thohir sbarca ad Appiano Gentile e sgombra il campo dalle voci secondo cui il suo rapporto con il tecnico nerazzurro si sarebbe incrinato. Il tycoon indonesiano è arrivato questa mattina a Milano e domani sarà al Franchi per assistere a Fiorentina-Inter. "Sono lieto di essere qui, ormai è qualche mese che manco da Milano ma questo non significa che ho perso la mia attenzione sull'Inter", precisa il presidente nerazzurro alla vigilia della trasferta di Firenze.

"E' bello essere qui e tifare per la squadra", aggiunge, prima di smentire le voci circolate negli ultimi giorni. "Ho letto tante notizie appassionanti ma alla fine nessuna di queste è vera, in particolare quelle sulla mia relazione con Roberto con il quale mi sento tutte le settimane, così come con Moratti. Non so da dove siano uscite queste cose, ma non siamo assolutamente estranei. Con Roberto parliamo sempre, entrambi vogliamo che l'Inter si esprima al massimo e anche per questo abbiamo rinforzato la rosa sul mercato invernale", sottolinea Thohir. "Domani ci aspetta una partita impegnativa e importante, vogliamo tenere l'attenzione sulla Champions League", dice alludendo alla lotta per il terzo posto. "L'obiettivo è lì, ce la possiamo fare. Roberto ha il mio pieno sostegno in tutto quello che fa".

Anche Mancini esclude problemi con la proprietà nerazzurra: "Io non leggo molto, ma come ha detto il presidente abbiamo un'ottima relazione e non è mai successo niente di grave. Se rimango all'Inter l'anno prossimo? Sì, se non mi mandano via. Non si sa mai, ma questo non dipende da me", dice Mancini, contento della presenza al fianco della squadra di Thohir "in un momento sicuramente decisivo per la stagione". "Il lavoro lo porta spesso a fare altre cose, ma lui ci tiene molto e siamo sempre in contatto, ci sentiamo due o tre volte alla settimana. I nostri obiettivi attuali sono in linea con quelli che erano a inizio campionato. Forse abbiamo fatto troppo bene all'inizio, ma l'obiettivo (la qualificazione alla Champions, ndr) era quello e ci siamo".

In quest'ottica, la sfida del Franchi riveste un'importanza fondamentale: "Non credo che sarà una partita decisiva, ma sarà molto importante", ammette il tecnico, che vede un'Inter in ripresa dopo un periodo con più ombre che luci. "C'è stato un calo a gennaio, abbiamo perso diversi punti e buttato via tutto quello di straordinario che avevamo fatto in cinque mesi -ammette-. Ma la squadra già dal derby, nonostante la sconfitta, si è ripresa benissimo e ora sta bene. Sono molto positivo e fiducioso sia per la partita di domani sia per il futuro di questa stagione. Possiamo essere un po' tristi perché abbiamo fatto delle gare sotto tono e perso punti stupidamente, ma l'obiettivo non cambia. Il terzo posto credo che per il momento sia una cosa tra Roma, Fiorentina e Inter. Il Milan è 5 punti indietro, ma può accorciare le distanze e giocarsela".

Mancini si aspetta "una partita diversa" rispetto a quella dell'andata, vinta dai viola per 4-1: "Spero che domani l'Inter giochi una grande partita. La Fiorentina sta facendo un grande campionato, sarà un match bello e difficile ma noi ci siamo". Visto il risultato dell'andata, all'Inter servirebbe una goleada per raddrizzare le cose negli scontri diretti contro i viola. Ma il tecnico nerazzurro si accontenterebbe dei tre punti: "Basta vincere anche 1-0".

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