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Calcioscommesse, Conte assolto: "E' finito un incubo"

16 maggio 2016 | 13.34
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Il commissario tecnico della nazionale italiana di calcio, Antonio Conte, imputato nel processo sul calcioscommesse per frode sportiva (per un episodio relativo a una partita Albinoleffe-Siena del 2011) è stato assolto dal gup di Cremona Pierpaolo Beluzzi, per non aver commesso il fatto.

La richiesta del procuratore di Cremona Roberto Di Martino era stata di sei mesi di reclusione con pena sospesa e 8mila euro di multa. Assolto anche Angelo Alessio, vice del ct ai tempi del Siena e anche oggi in azzurro. Per lui l'accusa aveva chiesto una condanna a 4 mesi.

"Quattro anni fa, con la perquisizione avvenuta nella mia abitazione alle cinque del mattino iniziava un periodo da incubo che a tratti mi è sembrato non potesse mai finire - ha affermato Conte - Chi mi è stato vicino e mi conosce, sa quanto io abbia sofferto alla sola idea che si potesse accostare il mio nome alla vergogna del calcioscommesse. Oggi finalmente si mette la parola fine a questa brutta storia".

"Ringrazio la mia famiglia e tutti quelli che, e sono tantissimi, non hanno mai neppure per un momento creduto alle parole di chi aveva fatto dell’inganno il proprio stile di vita - ha aggiunto sul suo profilo Facebook il ct azzurro - Come ho sempre detto anche a chi era chiamato a giudicarmi, sono un uomo di sport e non conosco altro modo di arrivare al successo se non attraverso il sacrificio e la totale dedizione".

"E' stata un’esperienza terribile che ho affrontato a testa alta. Lo dimostra il percorso che ho deciso di intraprendere all’interno del processo, senza cercare comode scappatoie come ho sempre fatto nella vita e nello sport - ha concluso Conte - A tutti coloro che non hanno mai dubitato della mia lealtà, voglio esprimere la mia gratitudine, e rassicurare che da questa prova ne è uscita una persona più forte e ancora più motivata".

"Siamo soddisfattissimi ovviamente, questo è stato l'atteggiamento di Conte da sempre, quello di non fuggire dal processo ma di chiedere di essere giudicato nel più breve tempo possibile rinunciando anche alle prove e chiedendo il rito abbreviato - ha dichiarato il legale del ct azzurro Leonardo Cammarata - Prendendosi un rischio perché oggi poteva anche uscire una sentenza di condanna; non voglio neanche pensare a quali conseguenze avrebbe avuto con le convocazioni da fare prima degli Europei, quindi c'è grande soddisfazione".

Soddisfazione condivisa da Francesco Arata, anch'egli legale di Conte. "E' la sentenza che parla, un dispositivo chiaro con una assoluzione piena - ha detto l'avvocato ai microfoni di Sky Sport - Va bene così, poi vedremo le motivazioni. Quello che conta è che per lui è finita questa storia".

"L'assoluzione di Conte è una grande notizia - ha commentato il presidente della Figc, Carlo Tavecchio - Io non ho mai avuto dubbi sulla sua onestà e moralità e i fatti ci hanno dato ragione. L'ho sentito oggi ed era molto emozionato. Anzi, siamo stati emozionati in due perché questa situazione l'ho seguita passo passo". "La preoccupazione quando uno è rinviato a giudizio c'è sempre - ha aggiunto il numero uno della Figc - Il rito abbreviato? Conte aveva dei bravi avvocati e ha scelto bene".

"E' la fine di un incubo per Antonio Conte. La federazione ha sempre creduto nella sua innocenza - ha detto Michele Uva, dg della Federcalcio, a 'La Politica nel Pallone' su Gr Parlamento - E' un allenatore che ha fatto sempre del lavoro il suo credo. Siamo felici. E' importante e determinante per preparare un Europeo ad alto livello, senza nessun tipo di intoppo. Avevamo già previsto tutto e avevamo la certezza dell'assoluta professionalità e buona fede del nostro allenatore".

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