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Euro 2016

Tifo da stadio in casa? 5 consigli per gestirlo senza impazzire

11 giugno 2016 | 13.29
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(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Quando l’arbitro sta per fischiare il calcio di inizio, i giocatori sono pronti ai propri posti e l’allenatore ha giocato le sue carte schierando la migliore formazione, a sentir crescere l’ansia e l’adrenalina non sono solo i supporter sfegatati, ma anche il 68% delle italiane, preoccupate dalle ‘orde’ di tifosi in arrivo nelle loro case. Come accoglierli? Cosa mettere in tavola? E’ meglio farsi da parte o unirsi a loro? Tra le preoccupazioni maggiori delle italiane ci sono infatti il menù della serata con conseguente spesa da pianificare nel dettaglio (73%), la disposizione di sedie e divani (69%), l’allestimento del buffet (66%) e la scarsa conoscenza del gioco del calcio che spinge molte donne a farsi da parte (61%).

Per dissipare ogni dubbio, gli esperti di buone maniere e i food-blogger del Bel Paese hanno stilato un decalogo di consigli per sopravvivere durante le partite, facendo anche bella figura con i tifosi che prenderanno posto senza soluzione di continuità nel proprio 'stadio casalingo'. È quanto emerge da uno studio condotto da Buitoni su circa 1400 italiane di età compresa tra i 18 e i 65 anni, attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate, oltre su un panel di 20 esperti tra specialisti del bon ton e food-blogger, per stilare il decalogo 'salva-italiane' in vista delle prossime partite.

In occasione della trasmissione delle partite, milioni di italiani sono pronti a seguire i match, meno però quelli di sesso femminile che, per la maggior parte dei casi (60%) disdegnano l’appuntamento sportivo, verso cui riservano sentimenti tutt’altro che positivi. Se mariti, compagni e figli vivono l’evento come momento di condivisione e divertimento (49%), addirittura preparandosi a vivere in simbiosi con i giocatori della squadra nazionale (48%), 7 donne italiane su 10 (68%) confessano di provare profonda preoccupazione, rassegnazione (57%), ansia (51%) nei confronti delle prossime manifestazioni sportive.

Quali sono le motivazioni capaci di generare una tale preoccupazione? Al primo posto c’è il timore di dover cadenzare l’agenda familiare mettendo al primo posto 'l’impegno del tifo', con conseguenti serate in casa (42%), seguito dall’ansia di affrontare orde di tifosi, tra amici e parenti, che creeranno disordine tra le mura domestiche (54%), ed essere costretta a faticare per cucinare e preparare la casa (18%) senza possibilità di gustarsi la compagnia degli ospiti.

E quali sono gli aspetti più legati alla preparazione che rischiano di ‘togliere’ il sonno alle donne italiane durante le partite? Il 73% ritiene che a destare la preoccupazione maggiore siano l’ideazione e la gestione di un menù diverso per ogni incontro, che possa andare bene con il contesto informale. Quasi la metà delle donne sono invece in dubbio riguardo l’allestimento della ‘location’ in cui si assisterà alle partite: in cima il salotto (56%), seguito dalla taverna (23%) e cucina (21%). A prescindere dalla stanza della casa scelta, a rubare il sonno è come disporre sedie e poltrone (69%), come apparecchiare (42%) e quali argomenti trattare, o non trattare, per far stare bene gli ospiti (61%).

A parlare a nome delle donne, impegnata tra lavoro, casa e famiglia, e in prima linea nell’affrontare ‘l’invasione’ di tifosi in salotto, è la foodblogger Ilaria Mazzarotta, creatrice del blog Comfortfoodie.it, che commenta: “Sicuramente l’equilibrista perfetta si organizza per tempo, e grazie al calendario delle partite, definito già da un po’, il compito le viene ancora più semplice. Almeno per le prime tre partite dell’Italia, poi si vedrà".

1. Strateghe come un buon allenatore - Come nel calcio, è fondamentale saper prevedere le mosse dell’'avversario', studiando una strategia per soddisfare gli ospiti e salvaguardare la tranquillità casalinga. Importante, dunque, essere previdenti ed evitare passi falsi, come tirar fuori il servizio bello.

2. Essere il metronomo della squadra - La perfetta donna equilibrista si organizza per tempo e grazie al calendario delle partite, definito già da un po’, il compito le viene ancora più semplice. Sa come destreggiarsi tra lavoro, impegni familiari e cucina, dettando i tempi di tutta la squadra per non farsi trovare impreparata quando suona il campanello e l’orda degli amici tifosi invade il salotto di casa.

3. L’assist decisivo? pizza per tutti - Per un buffet buono ma pratico e che aiuti anche ad aumentare l’intesa nel gruppo mentre si guarda la partita, la soluzione vincente è data dalla pizza margherita surgelata, pronta da estrarre dal freezer e infornare, sicuramente servita insieme a tanti ingredienti diversi per condirla ognuno come vuole. Un modo veloce e gustoso per poter accontentare tutti, tra un goal e l’altro.

4. Spazio alle fantasiste - Basta con la routine tra i fornelli: il ruolo di fantasista non è solo per i giocatori in campo. Per variare il menù, gli esperti consigliano torte salate ed insalate di orzo con pesto, pomodorini, feta e una grattugiata di scorza di limone. Tutti piatti semplici ma ricchi di gusto e creatività.

5. A ciascuno il suo ruolo - Se si gioca in centro campo, inutile improvvisarsi attaccante di punta. Durante il momento cult della partita, meglio evitare di fingersi specialiste se non lo si è, con domande inappropriate che non fanno altro che aggiungere tensione. Anche la casa, come un campo da gioco, può essere divisa in “zone di competenza”, lasciando gli appassionati davanti alla tv e riservandosi uno spazio tranquillo per le partner, dove poter chiacchierare e magari commentare i fisici scultorei dei giocatori.

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