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Il rivale di Schwazer: "E' un baro, va radiato"

23 giugno 2016 | 12.52
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Jared Tallent (Xinhua)
Jared Tallent (Xinhua)

"Radiate Schwazer". Jared Tallent, stella australiana della marcia e campione olimpico nella 50 km a Londra 2012, prende una posizione chiarissima nella vicenda che coinvolge Alex Schwazer. L'azzurro, appena tornato alle gare dopo la squalifica per Epo, è risultato positivo ad un controllo effettuato a gennaio e ripetuto a maggio. Ieri, Schwazer si è difeso in una conferenza stampa: "Stavolta non ho commesso errori, qualcuno non vuole che io vada ai Giochi". Tallent a maggio, a Roma, ha chiuso alle spalle di Schwazer nella 50 km valida per la Coppa del Mondo.

"L'ultima volta che Schwazer ha tenuto una conferenza stampa -ha scritto Tallent su Twitter riferendosi al 2012- ha mentito e ha inventato storie. Perché ora qualcuno dovrebbe credergli?". Il cinguettio è chiuso da un hashtag categorico: #banschwazer, "radiate Schwazer". "Alex -ha scritto ancora Tallent- ha ammesso di aver preso testosterone tra il 2010 e il 2012. La stessa sostanza di cui si parla ora. Non difenderò mai chi imbroglia dopandosi".

Più articolata la posizione del canadese Evan Dunfee, altro specialista della 50 km. "Schwazer sapeva che lo avrebbero tenuto d'occhio. Poteva veramente essere così stupido da doparsi ancora? O pensava che la Fidal potesse proteggerlo ancora?", scrive, prima di sottolineare che "restano tante domande".

"In quale laboratorio sono stati eseguiti i test? Il testosterone era cercato nel test iniziale? Cosa ha portato ad eseguire le nuove analisi? (Forse un suggerimento dalla Iaaf?) Lui è risultato negativo ad una dozzina di test quest'anno. Chi li ha effettuati? E per cosa veniva testato?", scrive il canadese, che non nasconde la scarsa fiducia nell'efficienza del laboratorio antidoping di Roma. "L'ultima cosa importante da ricordare riguarda la conferenza in cui" Schwazer "ha fatto una serie di affermazioni: gli è già successo. E nemmeno una parola, di quelle dette nel 2012 con gli occhi sgranati, era vera. Aveva detto di aver cominciato a fare uso di doping a marzo, per reggere la pressione, e che aveva fatto tutto da solo andando in Turchia. Tutte bugie. Quindi, non provate dispiacere per lui oggi. Detto questo, servono altre risposte":

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