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Rio 2016

Pallanuoto, il Setterosa è d'argento

19 agosto 2016 | 21.53
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Immagine di repertorio (Afp)
Immagine di repertorio (Afp)

Gli Usa calano il bis olimpico e impartiscono una severa lezione al Setterosa. Le giganti statunitensi, campionesse del mondo e olimpiche in carica, confermano i pronostici e piegano le azzurre col punteggio di 12-5. L'Italia del ct Fabio Conti (alla 200esima panchina) lotta con orgoglio fino quasi a metà partita contro una squadra solida in difesa e letale in attacco, poi cala vistosamente fino al crollo finale. Il Setterosa, che ha regalato ai colori azzurri l'ultimo oro di squadra alle Olimpiadi 12 anni fa, può comunque festeggiare un podio che mancava proprio da quel trionfo di Atene. L'equilibrio nel match regge solo in avvio, poi le statunitensi prendono il largo. Radicchi risponde al gol iniziale di Mathewson con un gran tiro dalla lunga distanza e dopo il nuovo vantaggio Usa, firmato da Neushul in contropiede è il palo a fermare un altro tiro da fuori di Garibotti. Il tentativo dell'attaccante ligure è di fatto l'ultimo squillo dell'Italia nel primo quarto, poi le statunitensi mettono in discesa la sfida con le reti di Neushul, Craig e Fischer. L'1-4 è già una montagna da scalare, ma le azzurre non mollano e la Radicchi le scuote con la seconda rete in avvio di secondo quarto. Dopo la risposta della Fattal per gli Usa, sono prima un paio di parate della Gorlero e poi la rete del 3-5 firmata dalla Bianconi a tenere in vita l'Italia. Ma la possibile rimonta naufraga nel terzo quarto, dominato dalle statunitensi, fino a trasformarsi in un finale da incubo. Il portiere Ashleigh Johnson blinda la porta. Fattal, Neushul, Seidemann e Steffens mettono in cassaforte l'oro. La rete di Emmolo rende il passivo un po' meno pesante, ma si arriva all'ultimo quarto con la squadra di Fabio Conti sotto 9-4. Troppo per sognare ancora un miracolo. Sul match scorrono già i titoli di coda, ma gli Usa non si fermano e la Neushul nel finale griffa l'oro con una tripletta, prima della festa in acqua con il coach Adam Krikorian. Si chiude così la carriera della 37enne romana Tania Di Mario, capitano delle azzurre e unica reduce di quel trionfo olimpico di Atene. Ma la giovane Italia della pallanuoto femminile, 'svezzata' in questi Giochi dal ct Fabio Conti, può continuare a sognare in grande.

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