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A Bruxelles Silvia Costa promuove giornata per il linguaggio universale dello sport

27 settembre 2016 | 17.50
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A Bruxelles Silvia Costa promuove giornata per il linguaggio universale dello sport

La necessità di far intendere lo sport come grande momento di inclusione sociale, un veicolo attraverso il quale raggiungere ogni angolo del mondo per trasmettere messaggi educativi, ha spinto Silvia Costa, membro del Parlamento europeo e presidente della Commissione cultura, educazione, sport e giovani, ad organizzare una giornata dedicata a "Il linguaggio universale dello sport", che si è svolta oggi al Parlamento Europeo a Bruxelles.

Alla giornata presso il Parlamento Europeo hanno preso parte Raffaele Chiulli, presidente dell'Arisf, Anna Arzhanova, presidente del Cams, Massimo Achini, presidente Csi for the world, Gian Francesco Lupattelli, presidente Aces, oltre ai rapporteur Hannu Takkula, Santiago Fisas Ayxela e Marlene Mizzi. Presenti anche Momchil Nekov, Bogdan Brunon Wenta, Theodoros Zagorakis, Yves Le Lostecque, Antonella Patete, con le conclusioni di Marc Tarabella.

Una Commissione che "per la prima volta nel programma Erasmus+ ha inserito nella linea di bilancio specifica per lo sport, stanziando da 265 milioni di euro in 7 anni", dice Silvia Costa, nel suo ruolo di padrona di casa al Parlamento europeo. La sua Commissione è consapevole che "il linguaggio universale dello sport è una ricchezza e una risorsa in un tempo di conflitti e di violenza. Le Olimpiadi e le Paralimpiadi sono state un grande messaggio di impegno, passione e competizione leale. Un ringraziamento va a tutte le emittenti che hanno dedicato grande visibilità e pari opportunità alle Paralimpiadi prime fra tutte la Rai".

Successivamente alla visione di "Super Humans", il promo per i Giochi paralimpici realizzato da Channel4, e del trailer di "E poi vincemmo l'oro", ad aprire i discorsi è stato Mike Peters, capo dello staff del presidente del Comitato internazionale paralimpico, che ha passato la parola a Raffaele Chiulli, presidente di Arisf, l'associazione che rappresenta le 35 federazioni sportive internazionali riconosciute dal Cio: "Gli atleti sono i massimi rappresentanti dei nostri ideali. Sono gli atleti a far conoscere in tutto il mondo i nostri valori e i nostri messaggi. E attraverso gli atleti, Arisf promuove i valori dell'olimpismo, di una filosofia di vita che combina assieme sport, educazione e cultura. Perché la nostra speranza è quella di costruire un mondo migliore educando i giovani attraverso lo sport".

Anna Arzhanova, presidente della federazione internazionale degli sport subacquei (Cmas), ha voluto rimarcare il ruolo sempre più importante delle donne nel mondo dello sport, a ogni livello: "Ovviamente la barriere da abbattere sono ancora tantissime: ad oggi non è infatti immaginabile una donna alla presidenza di organismi come Fifa, Uefa, Iaaf o Cio. Women's Sports Foundation, fondata nel 1974 dalla leggenda del tennis Billie Jean King, si occupa di fornire a tutte le ragazze accesso allo sport, allo scopo di creare future leadership. Il primo risultato che si ottiene però garantendo la possibilità a tutte le ragazze di praticare sport è offrire loro un miglioramento della propria vita".

"Women's Sport mette a disposizione dei fondi che permettono a future campionesse di allenarsi, sostiene, educa e difende. Tramite lo sport, in pratica, si offre un sostegno pratico al mondo femminile -prosegue-. Il ruolo dell'organizzazione Women in Sport Commission è invece quello di relazionare il Cio, attraverso le sessioni, il comitato esecutivo e la presidenza, sulle opportunità individuate per sviluppare e implementare la politica sportiva femminile del Comitato olimpico, promuovendo un sistema di pari opportunità che garantisca a ragazze e donne di partecipare e beneficiare delle attività sportive".

Dopo l'intervento di Gian Francesco Lupatelli (presidente di Aces, European Capitals and Cities of Sport Federation) e la clip "Csi for the world", dedicata al mondo dei volontari dello sport, è stata la volta del presidente della stessa associazione, Massimo Achini. Con lui una delegazione di volontari reduci dalle 5 missioni tenute durante l'estate in Congo, Kenya, Albania, Camerun, Haiti e, ovviamente, Brasile, dove il Csi ha portato il proprio aiuto anche nelle favelas.

"Sport, giovani e periferie del mondo -spiega Achini- costituisco un tridente di attacco impressionante. Lo sport è chiamato oggi a dare il meglio di se stesso e a esprimere tutte le potenzialità educative che ha. CSsi per il mondo è una forte esperienza di cooperazione internazionale attraverso lo sport".

A conclusione degli interventi una tavola rotonda dedicata a "Un approccio integrato alle politiche sportive: buon governo, mobilità e integrità". Le conclusioni sono state infine affidate a Marc Tarabella, co-presidente di Sports Intergroup.

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