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Calcio: Ventura, contro Macedonia match delicato e da interpretare bene

08 ottobre 2016 | 20.14
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Giampiero Ventura  - AFP
Giampiero Ventura - AFP

"Credo che sia stata una mancanza di rispetto non solo nei miei confronti ma nei confronti del compagno che entrava, della squadra e della maglia azzurra. Tutto questo non era accettabile". Il ct dell'Italia Giampiero Ventura torna con queste parole sull'episodio che lo ha visto coinvolto con Graziano Pellè al momento della sostituzione con Ciro Immobile durante il match di giovedì scorso contro la Spagna. L'attaccante salentino è stato escluso dalla nazionale e ha lasciato il raduno azzurro.

"Non c'è niente di personale -aggiunge il ct in conferenza stampa alla vigilia del match con la Macedonia a Skopje-. Credo che anche lui non avesse nulla nei miei confronti ma è stato un gesto che ha colpito l'immagine di questo gruppo, che ha lavorato con sacrificio e impegno". Ventura passa poi a parlare della sfida contro i macedoni. "Sarà un match difficile da giocare in trasferta. Dobbiamo interpretare bene la partita, sarà una gara importante e determinante. Un match estremamente delicato. Non svelo certo come giocheremo, se a uomo o a zona. La Macedonia ha giocatori importanti in attacco e vanno limitati sia in maniera individuale, sia con l'aiuto di tutta la squadra. Sicura la presenza dal 1' di Marco Verratti:

"E' un giovane importante, un capitale della nazionale azzurra, domani dovrebbe giocare, se non succedono cose strane stanotte. Con la Spagna non poteva essere della partita e comunque sono soddisfatto della prestazione di De Rossi. Ho detto che Marco e Daniele sono in antitesi per una questione di caratteristiche, ma poi nel calcio mai dire mai... Ricoprono più o meno nello stesso ruolo, poi dovesse essere necessario potrebbero anche giocare insieme. Per quanto riguarda il turnover, qualcosa cambieremo". (segue)

Il ct parla poi della possibilità di convocare e far giocare di più i giovani: "E' la logica conseguenza di un filo di programmazione. Abbiamo detto che bisognava lanciare i giovani, poi appena li mettiamo in campo si dice che è un rischio enorme. Ad ogni modo ci sono un'infinità di giovani molto interessanti che verranno utili alla Nazionale. Alcuni sono già stati convocati, altri lo saranno in futuro ma è un progetto che non può essere costruito in tre giorni. Ora la priorità è il risultato, ma c'è la consapevolezza di voler fare qualcosa di importante".

Ventura torna poi sulla prova di due giorni fa contro la Spagna e sulle critiche rivolte dall'ex ct, Arrigo Sacchi, al gioco degli azzurri: "Potendo tornare indietro cambierei alcune cose, sono stato il primo a dirlo. Con la Spagna sotto l'aspetto del possesso e del dominio, quello che dice Sacchi ha un fondo di verità. E' anche vero che Buffon ha ricevuto solo un paio di tiri, che non sono stati visti due cartellini rossi e che sull'1-1 se c'era una squadra che poteva vincere era l'Italia. La partita va vista nel suo complesso".

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