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Calcio: Tavecchio, non considero neanche ipotesi di non qualificarci per Mondiali

20 dicembre 2016 | 16.46
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Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio
Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio

"Io non la considero neanche l'ipotesi di non qualificarci per i Mondiali, quindi auguri al calcio italiano di qualificarsi, ma dovrebbe essere automatico, e poi mi auguro che ci sia una crescita del sistema qualitativamente parlando, che ci sia una professionalizzazione del sistema e che ci sia un utilizzo dei giovani italiani. La mia ispirazione è anche superiore a quello che si sta verificando, perché mi risulta che molte delle società di vertice utilizzano giocatori italiani". Lo ha dichiarato il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, a margine del seminario organizzato dall'Ussi intitolato 'Il calcio e chi lo racconta', a Coverciano

"In questo momento Ventura ha una sua collocazione precisa -ha sottolineato il numero uno della Figc-. Lui è già responsabile, come del resto lo era Conte, delle altre squadre nazionali. Ho una filosofia: creare una scuola degli allenatori federali in modo che la federazione sia forte di suo ed abbia degli allenatori interscambiabili, non dico per la Nazionale A, però che porti ad una possibile sostituzione dei tecnici delle varie nazionali. Bisogna creare quella che gli spagnoli chiamano 'cantera'", ha proseguito Tavecchio che sull'ufficialità di Ventura come d.t. della Figc, non si è sbilanciato. "Ci sarà quando sarà il momento".

La Figc a Coverciano ha celebrato i primi 70 anni dell’Ussi, l’Unione Stampa Sportiva Italiana nata nel secondo dopoguerra. "Svolgete un lavoro molto prezioso -ha dichiarato Tavecchio rivolgendosi ai giornalisti presenti- e sono convinto che per il futuro dell’informazione sia fondamentale puntare sempre più sulla qualità. In questi due anni e mezzo anche il mio lavoro in Federcalcio è stato improntato sulla qualità. Dovevamo creare un sistema di unione con una squadra coesa, con una prospettiva, una bandiera, dovevamo costruire un sistema nuovo che era un po' decaduto".

Il presidente federale ha poi donato a Luigi Ferrajolo la maglia personalizzata con il numero nove sulle spalle, sottolineando che anche per il futuro sarà rinnovato il rapporto di collaborazione che lega da diversi anni Figc e Ussi: "Anche a livello internazionale -ha aggiunto Tavecchio- abbiamo sposato una tesi di cambiamento totale. Ceferin ed Infantino sono il frutto di una scelta qualitativa quando ci siamo accorti che non era più possibile andare avanti con un sistema ormai obsoleto, di compromessi. I primi risultati si sono visti. Abbiamo ottenuto l'inserimento di una donna al Board della Fifa, abbiamo ottenuto di organizzare gli Europei Under 21 e tutto questo significa puntare sulla qualità".

Il numero uno della Figc ha poi parlato anche di campionato. "Mi piace molto. E' un campionato che solo in questa settimana ha avuto una svolta ma se la Roma avesse vinto, eravamo a parlare diversamente. Adesso, purtroppo o per fortuna, il campionato è così. Mi pare che però non sia deciso ancora nulla". Tavecchio torna poi su una questione che gli sta a cuore. "Troppe 20 squadre per la serie A? Il campionato ideale è a 18 per avere spazi per le nazionali, per gli stage, per avere altre cose, però bisognerebbe mettersi nella parte destra della classifica e dire a quelle società di votare per togliere due squadre dalla serie A".

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