Dopo anni di polemiche e accuse alla Fifa, Diego Armando Maradona è tornato nella sede dell'organizzazione mondiale a Zurigo per partecipare ad un partita tra leggende del calcio e mostrare il suo sostegno al progetto, sponsorizzato dal presidente Gianni Infantino, per ampliare la Coppa del mondo da 32 a 48 squadre. "Credo che sia una fantastica idea", ha detto l'agentino. "Perché in questo modo si dà la possibilità di far entrare squadre che non giocherebbero mai la Coppa del Mondo. Si dà l'illusione ad ogni paese e la passione per il calcio si rinnova", ha aggiunto Maradona.
L'espansione della Coppa del Mondo è quasi certa, in attesa della ratifica da parte dell'esecutivo della Fifa di domani. Il primo torneo con 48 nazionali sarebbe quello del 2026, in una sede ancora da definire. Sulla collina innevata di Zürichberg, dove l'organo di governo del calcio mondiale ha la sua sede, Maradona ha partecipato ad una partita con altre leggende del calcio, tra le quali il suo connazionale Gabriel Batistuta, lo spagnolo Carles Puyol e l'italiano Francesco Toldo. Con lo stesso Infantino che faceva parte della squadra del "Dieci". Maradona è stato lontano per anni dalla Fifa, per averla criticata aspramente e descritta come una "mafia". Dopo l'uscita di scena di Joseph Blatter, l'argentino, che nelle ultime elezioni presidenziali ha sostenuto il principe giordano Ali bin Al Hussein, è tornato nella sede dell'organizzazione.
Oggi Maradona parteciperà al Gala "The Best", con cui la Fifa sceglie il migliore giocatore dell'anno 2017 tra i tre finalisti, il portoghese Cristiano Ronaldo, l'argentino Lionel Messi e il francese Antoine Griezmann. "Chi vincerà lo farà per merito proprio. Entrambi sono due grandi giocatori", ha detto l'ex calciatore di 56 anni in riferimento a Messi e Ronaldo, che si sono divisi i principali premi negli ultimi dieci anni.
Il Pibe ha anche elogiato il lavoro come allenatore di Zinedine Zidane alla guida del Real Madrid, con 39 partite senza sconfitte. "Adoro Zidane, spero di rincontrarlo perché è una grande persona ed è un signore. Vincendo avrà un buon materasso per poter continuare ad imparare ad essere l'allenatore di un Real Madrid che sembrava essere alla deriva e quando Zidane quando lo ha preso lo ha ricomposto", ha detto Maradona.
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