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Allegri: "Juve deve alzare l'asticella. Inter da scudetto... solo il prossimo anno"

04 febbraio 2017 | 13.15
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Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri  - AFP
Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri - AFP

"Non è il sistema di gioco che ha margini di miglioramento, è la Juventus che deve avere margini di miglioramento e deve acquistare ancora di più consapevolezza nei propri mezzi. Solamente l'entusiasmo, la voglia, non conservare troppo, perché eravamo diventati troppo conservatori e pensavamo che bastasse il minimo indispensabile per vincere le partite, invece il nostro obiettivo per migliorare è quello di alzare l'asticella, sul piano del gioco, dell'intensità, della velocità e della qualità dei passaggi, oltre che sulla fase difensiva. E' questo su cui noi dobbiamo migliorare, bisogna metterselo tutti nella testa se vogliamo un salto importante". Massimiliano Allegri ha chiaro in mente quello che deve fare la Juventus da qui fino alla fine della stagione e lo dice alla vigilia dell'attesissimo e importantissimo derby d'Italia, contro l'Inter, una squadra che ha tutto per puntare al titolo, ma non quest'anno.

"L'Inter può essere in prospettiva la nostra antagonista? Non lo so, stanno lavorando molto bene. Ho sempre detto dall'inizio del campionato che l'Inter aveva il potenziale di prim'ordine per poter puntare allo Scudetto. In questo momento lotta per i primi tre posti. L'Inter può arrivare al massimo a 90 punti vincendo da qui alla fine tutte le partite, dovrebbe vincere 23 partite di seguito, dovrebbe battere il nostro record dell'anno scorso, però nel calcio può succedere di tutto", sottolinea Allegri. "Quindi bisogna stare molto attenti. E' una società forte, è una società sempre presente, questo è molto importante sia per l'allenatore che per i giocatori. E sicuramente è una squadra che l'anno prossimo sarà la prima o la seconda candidata a vincere lo Scudetto, senza togliere nulla a Roma, Napoli e allo stesso Milan, che sta facendo un bel campionato con dei giovani e magari avrà prospettive migliori l'anno prossimo".

Per la gara di domani Allegri ha qualche dubbio. "Marchisio è disponibile? Claudio è disponibile, sta meglio, ma credo che sia normale quello che sta passando perché ha avuto un paio di mesi dal rientro dove ha fatto bene, è normale che in questo periodo ha avuto un po' di contraccolpo, perché è una cosa fisiologica. Comunque se devono fare tutto 'sto casino cambiando il modulo, ritorno indietro, così almeno per tutta la settimana...con che modulo si gioca, i numeri, le robe, chi gioca, chi non gioca, i centrocampisti.... se sapevo questa cosa qui, se mi immaginavo questa cosa qui, tornavo indietro, non lo facevo neanche", dice sorridendo il tecnico.

"Barzagli? Oggi sicuramente non si allena, perché stamattina aveva ancora un po' di febbre. Vediamo se stasera lo porterò in ritiro o no. Dipende dall'evoluzione. Stamattina presto aveva ancora la febbre, l'hanno visitato, è due giorni che non sta bene, quindi vediamo. Però può darsi che venga in ritiro. Vediamo oggi pomeriggio come sta".

Il tecnico bianconero spesso nelle grandi partite tira fuori qualche sorpresa. "Abbiamo fatto tre partite, non è questione di giocattolo. La stagione è fatta di momenti. Ci sono momenti in cui bisogna cambiare, dei momenti in cui bisogna andare avanti con lo sistema di gioco; dei momenti in cui ci sono giocatori che stanno meglio e che stanno peggio. In base a quelli che stanno meglio faccio la formazione e di conseguenza li faccio giocare a seconda delle loro caratteristiche. Perché è normale che per giocare con questo sistema di gioco ci vogliono dei giocatori con certi tipi di caratteristiche. E' normale che se metto dentro altri giocatori cambieremo. Ma dentro novanta minuti ci sono più partite quindi magari non so se partiremo così, però dentro la partita possiamo anche cambiare".

Nelle ultime tre partite solo tre cambi complessivamente. "I cambi vengono fatti e li faccio quando la squadra ha bisogno. Quando la squadra non ha bisogno, cambi si possono anche non fare. Per arrivare all'obiettivo finale che è quello comune, vincere lo Scudetto, giocare e vincere la Champions, cercare di vincere la Coppa Italia, bisogna cercare di mettere da parte quelli che sono gli obiettivi personali, perché altrimenti non si va da nessuna parte", conclude Allegri.

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