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Lega Pro in campo per il rilancio del pallone, ecco il progetto rating

13 febbraio 2017 | 16.27
LETTURA: 5 minuti

(Foto AdnKronos)
(Foto AdnKronos)

I cambiamenti che sono avvenuti nel mondo del calcio, modificando l'equilibrio tra la dimensione propriamente sportiva e sociale con quella spettacolare ed economica del fenomeno con il mutamento della modalità di fruizione e percezione dello spettacolo calcistico, ha avuto un peso in special modo nei campionati minori per quanto riguarda la partecipazione diretta del pubblico all'evento. Ad analizzare lo stato del calcio italiano l'incontro avvenuto oggi a Roma, presso lo Spazio Mastai del Palazzo dell'Informazione, dal titolo 'Una tripla A per il calcio italiano. Il sistema di rating della Lega Pro'. (VIDEO)

Per fronteggiare le nuove sfide nel mondo del calcio, la Lega Pro si è mossa per rispondere alle esigenze che ne derivano ponendosi come "punto iniziale" di un cambiamento positivo di un sistema professionistico che attualmente richiede profonde riforme, tra cui per esempio quella relativa al rischio di un eccessivo numero dei club iscritti al campionato senza avere sufficienti requisiti qualitativi.

In questo scenario la Lega Pro si è posta l'obiettivo di individuare iniziative atte a ridare fiducia e credibilità al sistema, grazie alle quali l’intero mondo del calcio possa intraprendere un processo virtuoso verso una nuova fase di sviluppo e di recupero valoriale con il 'Progetto rating' Lega Pro.

L’idea è quella di "istituire un sistema di rating mirato a creare spinte emulative, a indurre le società a porsi obiettivi di sostenibilità gestionale, a lavorare in un contesto globale avendo però anche una visione di sistema curando quindi il prodotto a scapito di spinte individuali, a migliorare le infrastrutture e via dicendo". In particolare questa iniziativa vuole spingere l’intera categoria a navigare con progettualità verso obiettivi misurabili appunto attraverso il rating che vuole essere uno strumento dinamico di indirizzo, modificabile nel tempo a seconda delle esigenze e dei cambiamenti ambientali e normativi.

Il sistema di rating di Lega Pro risponde ad alcuni principi di base quali: Semplicità (sarà semplice, immediato e chiaro); oggettività (non comporta, nei limiti del possibile, giudizi soggettivi); moral suasion (non è punitivo, ma incentivante. Deve essere una spinta per il management a migliorare); integrazione col sistema delle licenze (il Rating si affianca e non si sovrappone, il Sistema delle Licenze rimarrà la base per l'ammissione al campionato); selettività (il rating non attribuisce alcun titolo, ma nella logica di progressivo miglioramento della qualità delle società indicherà degli 'standard minimi', incentiverà un cambiamento in positivo e sarà premiante per i club con migliori performance.

Il sistema sarà: premiante, oggettivo, misurabile, semplice, flessibile e modificabile nel tempo, fattore di moral suasion e selettivo. Tra gli altri aspetti che il progetto vuole avere tra le sue caratteristiche fondanti quelli di: essere uno strumento di comunicazione globale, imitabile ma col pregio dell'originalità, base per la creazione di una scuola di management, recupero valoriale, spingere i club alla progettualità e al miglioramento, definire obiettivi comuni e non segmenti individuali. Tra gli aspetti considerati quelli economici, finanziari, societari e di governance; infrastrutture, settore giovanile, sociale e territorio.

Per quanto riguarda la valutazione sarà istituita una specifica Commissione indipendente che stabilirà: se il club ha raggiunto gli 'standard minimi' (SM), il punteggio ottenuto grazie a Buone Pratiche messe in atto (BP), la determinazione della fascia di rating in cui il club si colloca.

Tutti gli elementi che formano la base del sistema di rating saranno forniti dalla stessa società attraverso un prospetto predefinito e sottoscritto dal legale rappresentante. L’operazione sarà annuale e sarà effettuata appena dopo la trasmissione da parte dei club dei propri bilanci a Lega Pro. Nel caso in cui vi fossero club con chiusura dell’esercizio sociale diversa dal 30 giugno, sui dati per i quali la situazione semestrale non fornisce un confronto adeguato con il bilancio consuntivo (es. taluni dati economici), si opererà sulle risultanze dell’ultimo bilancio approvato dalla società in modo da mantenere uniformità nel reperimento di tali dati.

Per quanto riguarda i 'pesi' si sono identificate quattro aree prioritarie nelle quali il sistema dovrà incidere. Naturalmente l’importanza e l’urgenza migliorativa di ciascuna è diversa per cui, fatto 100 il totale, lo score raggiunto in ciascuna delle 4 aree avrà un fattore ponderale diverso: Economico-Finanziario, Societario e di Governance 30%; Infrastrutturale 20%; Politiche del settore giovanile 25%; Relazione con il territorio e aspetti sociali 25%.

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