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Stadio Roma, gelo Regione-Comune: serve delibera entro 30 marzo

03 marzo 2017 | 18.16
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Stadio Roma, gelo Regione-Comune: serve delibera entro 30 marzo

La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha scritto al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, una lettera auspicando una sospensiva della Conferenza dei servizi che si occupa dello stadio della Roma. In sede di Conferenza, però, i rappresentanti del Comune non hanno chiesto alcuna proroga, come hanno spiegato i vertici della Regione. Il nuovo progetto, oggetto dell'accordo tra Comune e proponenti, secondo la Regione è stato "annunciato per ora solo sui giornali, ma mai formalizzato in nessuna sede ufficiale".

"Fino al 30 marzo ci sarà tempo per far pervenire alla Direzione competente atti, decisioni formali e delibere fino ad ora annunciate solo a mezzo stampa. Anche in attesa di questi nuovi atti la Regione Lazio ha differito il termine della propria determinazione al 5 aprile", ha detto Zingaretti in una nota.

"Gli uffici, tra l’altro, non hanno potuto che prendere atto dell’orientamento esplicitato in sede di Conferenza dal rappresentante unico di Roma Capitale, come del resto da quello della Città Metropolitana, che non hanno fatto propria la richiesta di sospensiva e confermato invece come definitivo il parere negativo di Roma Capitale sul progetto. Orientamento in pieno contrasto con la comunicazione ricevuta ieri da parte del Sindaco di Roma", ha concluso.

"La conferenza dei servizi ha aperto i lavori leggendo una lettera che la sindaca Raggi ha mandato ieri al presidente Nicola Zingaretti, informandolo che il Campidoglio aveva espresso un indirizzo per la sospensiva, spiegando che quello reso dal Comune non era un parere finale e che il parere finale sarebbe invece arrivato nel corso del mese successivo", ha detto l'assessore regionale del Lazio alla Mobilità, Michele Civita.

"Invece - ha spiegato - la conferenza ha acquisito tutti i pareri. Il rappresentante del Comune di Roma ha confermato il parere già espresso in precedenza non favorevole, così come la città metropolitana ha confermato il parere di dissenso motivato. La Regione ha differito il termine della propria determinazione, l'ha differito al 5 aprile, entro i 180 giorni previsti per legge per la procedura, dando la possibilità alle amministrazioni e anche al proponente di chiarire la portata delle dichiarazioni espresse e anche eventualmente di formulare risposte alle osservazioni che sono contenute nei vari pareri".

RAGGI - Diversa la posizione del Comune. "Roma Capitale ha espresso un parere negativo con prescrizioni relativamente al progetto dello stadio di Tor di Valle presentato dalla giunta del Pd, per intenderci quello con oltre un milione di metri cubi di cemento. Come già detto, questa amministrazione è pronta a valutare positivamente i miglioramenti già definiti nel corso del confronto con la As Roma", ha detto in una nota la sindaca di Roma Virginia Raggi. "Entrando nel merito della mancata sospensione della conferenza dei servizi, risulta che siano stati gli uffici della Regione Lazio a non volerla concedere, diversamente da quanto assicuratoci nei giorni precedenti – spiega -. Spiace che in Regione qualcuno cerchi di strumentalizzare questa vicenda che abbiamo sbloccato dopo sei anni di immobilismo. Nuovamente si cerca di fermare il cambiamento e creare confusione con vecchi trucchi, privando così la città ed i cittadini di una opportunità di crescita e sviluppo eco-sostenibile".

CONTROREPLICA - In serata, altra nota della Regione: "Il verbale della Conferenza dei Servizi è on line nell’apposita sezione 'Trasparenza' del sito della Regione Lazio. Siamo, inoltre, disponibili a fornire al sindaco Raggi la registrazione dell’intera conferenza dove potrà verificare l’effettivo andamento della conferenza stessa oltre alle azioni poste in essere dai suoi rappresentanti. Ribadiamo, infine, che c’è tempo fino al 30 marzo per ricevere atti, documenti e delibere su un eventuale nuovo progetto annunciato per ora solo sui giornali, ma mai formalizzato in nessuna sede ufficiale". In particolare, nel verbale si legge: "Roma Capitale conferma il parere non favorevole già espresso e non fa propria la richiesta del proponente riguardo la sospensione. Ribadisce altresì che l’amministrazione capitolina ha intrapreso un procedimento di verifica/ridefinizione dell’interesse pubblico relativo alla delibera 132/2014".

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