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Calcio: Lega Pro-Gemelli assieme in progetto prevenzione e tutela salute giocatori

03 maggio 2017 | 14.21
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La prevenzione e la tutela della salute dei calciatori è una tappa del percorso intrapreso della Lega Pro, che dopo aver sostenuto il progetto del 'Passaporto ematico per i calciatori', ha voluto promuovere un'altra importante iniziativa. Nasce con la collaborazione della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, in particolare con il 'Centro Benito Stirpe' per la prevenzione della morte improvvisa del giovane atleta, Centro di ricerca nato grazie a Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone. Le patologie cardiologiche negli atleti, soprattutto quelle più subdole, difficili da individuare con normali esami, sono l’oggetto principale dell'accordo, che ha come scopo la prevenzione.

"Siamo soddisfatti dell'accordo col Policlinico Gemelli, che è un partner di comprovata esperienza e qualità. Riteniamo che sia fondamentale preoccuparsi non soltanto di ciò che accade sul rettangolo di gioco, ma anche di aspetti che riguardano la prevenzione e la tutela della salute -ha spiegato il vicepresidente della Lega Pro, Mauro Grimaldi, intervenendo in conferenza stampa presso la Sala multimediale del Policlinico Gemelli-. Questa iniziativa assieme alle altre portate avanti dalla Lega Pro, permette di tutelare la salute dei tesserati e non soltanto dei giocatori delle prime squadre, ma anche di coloro che militano nei settori giovanili, che possono essere più esposti a gravi patologie".

"Siamo davvero lieti di suggellare oggi pubblicamente la collaborazione con la Lega Pro, uniti nell'obiettivo della tutela della salute degli atleti, in particolare dei calciatori, per contrastare un evento che quando avviene è sconvolgente qual è la 'morte improvvisa' durante la pratica sportiva più popolare e appassionante in Italia come il calcio che coinvolge un numero enorme di giovani -ha aggiunto Enrico Zampedri, direttore generale del Policlinico Gemelli-. Spesso queste tragedie possono essere evitate con una accorta e avanzata attività di prevenzione grazie a esami e screening specialistici che il nostro Centro di Medicina dello Sport mette a disposizione con grande e riconosciuta competenza agli atleti e alle società sportive. Siamo certi che da questa collaborazione verranno risultati importanti sul piano clinico e della ricerca a tutela della vita umana, ma anche sul piano della crescita della cultura della prevenzione".

Il Centro Benito Stirpe opera all’interno del Centro di Medicina dello Sport del Policlinico Gemelli, diretto dal professor Paolo Zeppilli, ordinario e direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport dell’Università Cattolica, che metterà a disposizione di tutte le società di Lega Pro e dei loro calciatori la sua esperienza e professionalità maturata all’interno dell’Università Cattolica-Policlinico Gemelli e affinata 'sul campo' durante il lungo periodo nel quale è stato medico della Nazionale di calcio.

Prestazioni a tariffe agevolate, servizi ed esami specifici sono tra i punti principali del protocollo di intesa sottoscritto dalla Lega Pro con la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma. "Sono orgoglioso che la Lega Pro abbia scelto noi -ha affermato Zeppilli-. Ci proponiamo non solo di continuare la nostra opera di cardiologia preventiva applicata allo sport, ma di esplorare insieme alla Lega Pro nuove frontiere scientifiche, quale per esempio la valutazione di calciatori di varie etnie provenienti da ogni parte del mondo, che pongono spesso dubbi diagnostici a causa della diversità dei loro elettrocardiogrammi e dei loro cuori. La Lega Pro, con le sue 60 prime squadre e i rispettivi settori giovanili, è uno straordinario laboratorio di ricerca".

"L’accordo con il Policlinico Gemelli -ha spiega il presidente Lega Pro Gabriele Gravina che non ha potuto prendere parte all’incontro- è un altro passaggio fondamentale nell’attività della Lega Pro per la prevenzione e tutela della salute dei calciatori. È un’attività in cui crediamo fermamente e che sviluppiamo in sinergia con altre importanti realtà. È un nuovo tassello, che si lega ad altri progetti come quello per i defibrillatori destinati agli stadi in cui si giocano le partite del nostro campionato. Con la stessa filosofia, è nata la nostra adesione al progetto del passaporto ematico, che è stato sperimentato già quest'anno con un gruppo di società".

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