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Calcio: Gasperini, priorità Atalanta per prossima stagione sarà Europa League

15 maggio 2017 | 14.28
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Gian Piero Gasperini (Fotogramma)
Gian Piero Gasperini (Fotogramma)

"Questa stagione ha capovolto le posizioni e le prospettive della società. L'ambizione per il prossimo anno è quella di mettere l'Europa League davanti al campionato". Con il quinto posto in classifica praticamente ipotecato, l'allenatore dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, è pronto a onorare la competizione europea a cui la squadra orobica approda dopo un'assenza di 26 anni.

"L'Europa League è diventata una competizione difficile con squadre forti, alle volte si esce per demerito e non perché si snobba il torneo. Arriveremo cercando di essere più competitivi possibili -prosegue l'allenatore nerazzurro ospite di 'Radio anch'io Sport' su Rai Radio1 tornando poi a parlare della stagione da incorniciare dei suoi-. Come uomo simbolo di questa Atalanta indico il 'Papu' Gomez perché ha fatto un campionato da giocatore importante, da fuoriclasse. Devo dare merito a tutta la squadra che è stata straordinaria, tra i giovani tra i meno nominati c'è Conti che ha fatto 8 gol, a me ricorda il giovane Tardelli, è andato oltre le più rosee previsioni".

"L'inizio è stato difficile, soprattutto per me, c'era forse una attesa esagerata. Prima del Napoli avevamo realizzato 6 punti in 6 partite. Eravamo alla ricerca della nostra identità, dopo un po' di adattamento sono venute fuori le cose migliori. Certo nemmeno io immaginavo una evoluzione così fantastica di alcuni ragazzi che in poco tempo hanno raggiunto prestazioni di altissimo livello". E sulla 'cantera' di Zingonia, che quest'anno ha sfornato tanti giocatori, Gasperini precisa. "Mi sono portato avanti, ho portato in prima squadra giocatori del '99 e per i prossimi 2-3 anni sarà difficile avere calciatori ancor più giovani in prima squadra ma c'è un tessuto importante, il nostro settore giovanile ha sempre grandi sorprese da portare ogni anno".

Sul futuro il tecnico atalantino è chiaro. "Resterò in Italia. L'unico Paese che veramente mi attirava era l'Inghilterra ma credo che al di là dei soldi ci sia una questione legata alla qualità di vita. Il nostro campionato non ha nulla da invidiare agli altri e lo dimostrano le ultime giornate, non è mai stato così equilibrato, ci sono tante squadre con situazioni aperte in testa e in coda".

Infine sul mercato e sulle voci di un addio di Kessie e 'Papu' Gomez a fine stagione. "Se succede questo non possiamo più essere competitivi. L'Atalanta ha bisogno di concretizzare per rinforzarsi ma non credo proprio che la squadra verrà smantellata, manterrà la sua identità. Il presidente Percassi quello che incassa poi lo investe, per lo stadio, per le strutture giovanili, per la squadra. Se ci sarà un'altra defezione sarà utile per rinforzare la squadra", conclude.

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