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L'intervista

Bruno Giordano: "Mondiale '82? Lo sogno la notte"

29 novembre 2017 | 13.18
LETTURA: 5 minuti

Bruno Giordano - AdnKronos
Bruno Giordano - AdnKronos

Dalla Lazio di Maestrelli e Chinaglia allo scudetto con Diego Armando Maradona. In mezzo tanti gol, oltre 170, la squalifica per il calcio-scommesse del 1980 che gli nega il Mondiale '82, il matrimonio con quella che sarebbe poi diventa la donna del boss della Banda della Magliana. Sono le montagne russe vissute dall'ex campione di Lazio e Napoli Bruno Giordano. La sua vita è raccontata da Giancarlo Governi in 'Bruno Giordano - Una vita sulle montagne russe' (Fazi Editore). Giordano e Governi sono stati ospiti di Adnkronos Live per presentare il libro.

"Con il calcio ho realizzato quello che sognavo da bambino. il mio mito era Cruijff e ci ho giocato contro - racconta all' AdnKronos Live Giordano - ho giocato nella squadra della mia città. Sono andato a Napoli e ho vinto lo scudetto insieme al più grande calciatore della storia, Diego Maradona. Ci sono state anche la squalifica e l'infortunio. Ma l'amore per il calco mi ha portato a superare tutto questo. Questo sport mi ha sempre aiutato. Al Mondiale '82 sarei andato. Ma purtroppo la squalifica mi ha bloccato, Paolo Rossi riusci ad esserci. Ho perso una cosa irripetibile, vincere una Mondiale non capita sempre. Ci penso molto anche la notte, è una delle cose accadute nella mia vita di cui parlo ad anni di distanza con fastidio". Come ha vissuto la mancata qualificazione dell'Italia ai Mondiali di Russia 2018? "La colpa è in parte dei calciatori - risponde Giordano, ora allenatore - ma anche del sistema che fa emergere italiani bravi. Forse ora in Federazione servono i nomi importanti di grandi del calcio italiano: Rivera, Baresi o Maldini".

Nel 1984 Giordano, dopo aver riportato la Lazio in A, va via da Roma (Chinaglia allora presidente voleva venderlo ai cugini della Roma) e approda a Napoli alla corte di 'Re' Diego Armando Maradona, formando il famoso tridente MaGiCa, Maradona-Giordano-Careca. "Un amico e una persona molto generosa, non faceva pesare a nessuno il fatto di essere il più grande anche all'ultimo della squadra. Oggi nessuno si può accostare a Diego, è unico. Personalità incredibile, ha dimostrato di essere il più grande in un periodo più difficile per un attaccante di talento con tanti bravi difensori sopratutto in Italia, spesso anche più tutelati degli attaccanti". Anche l'aspetto umano del rapporto tra Giordano e Maradona viene sottolineato nel libro. Per Governi l'accostamento tra 'Il Pibe' e Messi è assurdo: "Avete visto i tatuaggi di Messi? Sono insignificanti. Maradona ha Fidel Castro e il Che. Non c'è paragone".

Sulle montagne russe della vita di Giordano ci sono anche le cadute. E il libro scritto da Governi non fa sconti. Al termine della partita Pescara-Lazio, marzo 1980, Giordano viene arrestato insieme a Lionello Manfredonia. Sono finiti nel famoso scandalo del calcio-scommesse. "Una buffonata gli arresti - ricorda Giordano - ho passato 8 giorni in carcere. Ero frastornato. Ma quello che più mi ha dato fastidio è stata l'umiliazione e la squalifica sportiva a due anni. Mentre poi venni assolto dalla giustizia ordinaria". Altra vicenda che portò l'ex giocatore di Lazio e Napoli sulle cronache fu il matrimonio con Sabrina Minardi, dopo diventata la donna del boss della Banda della Magliana Renatino De Pedis. "Ora lo posso dire ero io il capo della banda - afferma sorridendo Giordano - sono passati tanti anni. Io mi sono spostato con lei e dopo un anno e mezzo mi sono separato. Poi lei dopo alcuni anni si è avvicinata a quelle persone. Roma era diversa, era violenta. Come mi sembra che stia tornando a distanza di anni".

Oggi Bruno Giordano si sente allenatore e dalle montagne russe è sceso. "Io vorrei allenare - sottolinea - ho allenato in tutte le categorie anche in Serie A con il Messina. Ho fatto molta gavetta. Ho avuto tanti mister più o meno bravi. Ma non mi sono mai ispirato a nessuno". Alla domanda arrivata dagli utenti di Facebook, 'Quale la gioia più grande tra Lazio in Champions e Napoli con lo scudetto sul petto? "Vorrei tutte e due le cose. Potrebbe anche accadere".

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