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Il caso

"Sei un killer", tutti contro Marquez

09 aprile 2018 | 13.29
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(Afp)
(Afp)

Non solo l'ira del 'Dottore'. Dopo la gara argentina di MotoGP, è bufera su Marc Marquez, bersaglio dei social per un comportamento che in tantissimi giudicano "antisportivo e pericoloso". Il contatto con Valentino Rossi, l'ultimo di una serie provocata dal pilota Honda, non va infatti giù agli spettatori del Motomondiale, che ora accusano lo spagnolo di essere "indifendibile", "un pazzo", "irrispettoso" e, addirittura, "un killer che mette a repentaglio la vita dei colleghi". La condanna, insomma, è unanime, con pochissimi a difenderlo e una maggioranza inferocita a twittare da tutti i Paesi del mondo la propria rabbia.

Cinguettii al vetriolo arrivano da Spagna, Italia, Francia, Inghilterra, ma anche da Indonesia e Polonia, tutti con il dito puntato contro lo spericolato pilota. "Qualcuno dica a Marquez che è uno sport pericoloso e che un contatto può essere fatale", twitta la francese Laura come tanti altri e, a farle eco, è Giovanni: "Troppa irruenza in uno sport già pericoloso in sé. La speranza è che non ci siano conseguenze in gara. Manteniamo bello questo sport!". Una richiesta rilanciata da molti, insieme a quella, internazionale, "di espellere il pilota per l'intera stagione", perché "un irresponsabile non merita di gareggiare", almeno finché non inizierà "a correre in modo corretto e leale".

Ma il contatto con Rossi non è certo l'unico episodio a finire nel calderone dei social. Secondo alcuni utenti Marquez "oltre che con Rossi, dovrebbe scusarsi con colleghi e pubblico, soprattutto per la partenza quando è tornato contromano al suo posto... È stato come se dicesse comando io". Un comportamento giudicato "infantile", "spocchioso", "arrogante" e "inopportuno", conferma per qualcuno che dietro al pilota "non ci sia un campione ma solo un ragazzino senza rispetto per nessuno".

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