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Pari Napoli, Juve al settimo cielo

06 maggio 2018 | 17.07
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(Afp)
(Afp)

Il Napoli pareggia in casa col Torino e dice addio ai sogni scudetto. Solo la matematica tiene ancora aperto il campionato, ma il 2-2 del San Paolo equivale a un verdetto definitivo. A far festa è ancora la Juventus, che con 6 punti di vantaggio a due giornate dalla fine non può più essere superata dagli azzurri (la differenza reti, in caso di arrivo in volata, è nettamente a favore dei bianconeri).

Ma gli azzurri escono comunque tra i calorosi applausi del San Paolo. Gli stessi che i tifosi partenopei avevano riservato al tecnico Maurizio Sarri prima del match, in netto contrasto con i cori contro il presidente De Laurentiis che in settimana aveva criticato il tecnico per la gestione della rosa. L'allenatore del Napoli stavolta cambia la formazione-tipo, non solo per sostituire lo squalificato Koulibaly con Chiriches ma anche per dare una chance dall'inizio a Zielinski al posto di Hamsik, mentre nel Torino di Mazzarri trova spazio a sorpresa Niang al posto di Belotti.

Il Napoli è costretto a vincere per tenere aperto il discorso scudetto almeno un'altra settimana e, pur senza brillare, trova il vantaggio al 25' grazie al gol di Mertens con la pesante complicità di Burdisso: il difensore si addormenta con il pallone tra i piedi in area, alle sue spalle irrompe il belga che lo anticipa col destro lasciando immobile Sirigu.

Partita in discesa per il Napoli, ma chi si aspetta un Torino arrendevole dopo lo svantaggio deve ricredersi in avvio di ripresa. I granata trovano il pareggio al 55' con Baselli, che sfrutta l'assist di Ljajic e con un sinistro deviato da Chiriches mette fuori causa Reina. Il Napoli accusa il colpo e poco dopo il Torino sfiora addirittura il vantaggio con una conclusione di Niang sull'esterno della rete. Dopo un'ora di gioco Sarri si gioca la carta Milik al posto di Mertens, visibilmente scontento per il cambio, mentre Mazzarri getta nella mischia Belotti per Niang.

Il polacco del Napoli si mette subito in luce con un sinistro dal limite che centra in pieno il palo, poi è Hamsik da buon capitano a prendere in mano la squadra. Lo slovacco entra al posto di Zielinski al 69' e impiega un paio di minuti per riportare in vantaggio i suoi con un destro esplosivo dal limite dell'area che gli vale il centesimo gol in serie A. Partita finita? Macché. Il Torino non ha nessuna intenzione di scansarsi e, dopo una clamorosa occasione per il terzo gol sprecata dal Napoli con Milik, fa calare il gelo sul San Paolo con il gol del 2-2 di De Silvestri.

Il difensore, lasciato colpevolmente solo da Mario Rui sul cross di Ljajic, salta indisturbato di testa e batte Reina. Nel finale il Napoli non ha più le energie per rimandare la festa della Juve e per molti giocatori il giro di campo dopo il triplice fischio è tra le lacrime.

HAMSIK - "Un po' di rammarico c'è per come stiamo finendo la stagione, non meritavamo questi ultimi risultati per il campionato che abbiamo fatto. Non so se è giusto che vinca la Juventus: sicuramente ha la società più forte di tutte, ma noi sul campo meritavamo qualcosa di più".Così il capitano del Napoli, Marek Hamsik, dopo il pareggio casalingo che di fatto ha fatto sfumare in maniera definitiva il sogno scudetto degli azzurri.

"Svantaggioso non giocare in contemporanea? Certo non è lo stesso, ma noi dobbiamo crescere, essere mentalmente più forti e non farci condizionare dai risultati dei nostri avversari. Siamo una squadra che deve essere sempre al cento per cento, appena smettiamo un po' sembriamo lenti: non dobbiamo mai abbassare i ritmi, altrimenti diventeremo leggibili dagli avversari -evidenzia lo slovacco-. Il futuro di Sarri? Mi auguro che rimanga, per continuare la nostra crescita".

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