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Buffon: "Dimostrerò di essere ancora grande"

09 luglio 2018 | 15.58
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(Fotogramma)
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"Tengo a dimostrare di essere ancora un grande portiere e credo lo farò. Ho smesso di fare questi calcoli: quando avevo 30 anni pensavo di avere ancora 3-4 anni davanti e ora ne ho 40. Se uno gioca in Nazionale vuol dire che è competitivo ai massimi livelli". Sono le parole di Gigi Buffon alla presentazione come nuovo giocatore del Paris Saint Germain.

"Ho 40 anni ma godo di un ottimo status di salute e mentale. Per raggiungere certi risultati serve l'aiuto di tutti: rosa e società - prosegue l'estremo difensore in conferenza dal Parco dei Principi -. Tutti trovano sempre modo per ritagliarsi uno spazio importante e da protagonisti e farò di tutto per mettere in condizione i compagni di rendere al massimo".

"Ho sempre cercato la sfida e di misurarmi come calciatore e persona - spiega Buffon -. Non potevo dir di no anche se ho 40 anni. La Champions? Ho cominciato molto prima del Psg a cercare di vincerla ma non credo sia una 'ossessione' mia o del club. Credo ci siano le condizioni per migliorare come calciatore e come persona e credo di poter contribuire a far migliorare il Psg in campo ambendo a traguardi importanti, ma quando cominci una stagione non puoi racchiudere tutto in un obiettivo come la Champions altrimenti saresti un pazzo totale".

Ira dei tifosi: "Traditore"

"Sono sbarcato a Parigi con l'entusiasmo di un ragazzo, uno deve sempre seguire le energie e l'entusiasmo che ha dentro. Lo sport è cambiato molto, oggi ci sono parecchi giocatori a 34-35 anni hanno la tenacia per essere considerati ancora i migliori. Non vedo perché un portiere di 40 anni non possa ritagliarsi momenti importanti, oltretutto il mio ruolo è meno stancante e i mie 40 sono i 33-34 di un altro calciatore", precisa Buffon.

"Sono molto contento d'essere qui con voi, sono estremamente eccitato di cominciare questa nuova avventura: mi da una energia particolare, non so se per l'ambiente o per la magia del paese, per l'entusiasmo dei tifosi o del presidente che mi ha voluto molto", evidenzia l'ex bianconero.

"La Ligue1 è un campionato che grazie agli investimenti del Psg è molto più interessante e seguito anche all'estero rispetto al passato. Giocare in stadi come Bordeaux è una esperienza sempre bella. Qui troverò il figlio di Lilian Thuram contro cui giocherò ma è qualcosa che mi è già capitato in Italia con Chiesa", aggiunge.

Da Buffon parole di elogio per la sua nuova squadra: "Il Paris Saint Germain è la squadra che negli ultimi 3 anni ho seguito di più perché mi incuriosiva tanto per i grandi nomi e il talento sconfinato della sua rosa".

"Come in tutte le cose ci vuole del tempo ma c'è un costante miglioramento e sicuramente l'identità in campo dipende molto dal tecnico, spesso le squadre sono lo spirito del loro allenatore", precisa il portiere ex Juve. E sul ruolo che può avere Neymar di ritorno con una delusione cocente dal mondiale in Russia col Brasile, Buffon conclude. "Momenti difficili li abbiamo passati tutti in carriera, si tratta di tappe che se affrontate nel modo giusto, e col giusto coraggio, ti fanno migliorare tantissimo. Credo che per un campione come Neymar la delusione del mondiale possa farlo arrivare a Parigi con un desiderio di rivincita incredibile di cui si gioverà la squadra".

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