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San Marino

Fenati chiede scusa

10 settembre 2018 | 09.01
LETTURA: 4 minuti

(fermo immagine da Twitter /MotoGp)
(fermo immagine da Twitter /MotoGp)

Romano Fenati si scusa. All'indomani del grave episodio che lo ha visto protagonista nella gara di Moto2 del Gp di San Marino, quando ha tirato la leva del freno di Stefano Manzi in pieno rettilineo. il pilota marchigiano rompe il silenzio: "Chiedo scusa a tutto il mondo sportivo - scrive in un lungo post su Facebook -. Questa mattina, a mente lucida, avrei voluto che fosse stato solo un brutto sogno. Penso e ripenso a quei momenti, ho fatto un gesto inqualificabile, non sono stato un uomo. Un uomo avrebbe finito la corsa e poi sarebbe andato in Direzione Gara per cercare di ottenere giustizia per i precedenti episodi".

"Non avrei dovuto reagire alle provocazioni - aggiunge Fenati -. Le critiche sono corrette e comprendo l'astio nei miei confronti. Voglio scusarmi con tutti quelli che credevano in me e tutti quelli che si sono sentiti feriti dalla mia azione. È uscita un’immagine di me e dello sport tutto, orribile. Io non sono così, chi mi conosce bene lo sa! Nella mia carriera, sono sempre stato un pilota corretto".

Il gesto gli è costato la squalifica in gara, 2 Gp di sospensione e il licenziamento da parte del suo team, il 'Marinelli Snipers Team' - con il quale ha gareggiato per due stagioni - che ha rescisso il contratto "per il suo comportamento antisportivo, inqualificabile, pericoloso e dannoso per l'immagine di tutti".

"L'anno scorso sono stato uno dei pochissimi a non ricevere alcuna penalizzazione - spiega nel post Fenati - non ho mai messo a repentaglio la vita di qualcun altro, anzi, ho sempre sostenuto che ci sono piloti pericolosi, in pista, per stile di guida. È vero, purtroppo ho un carattere impulsivo, ma la mia intenzione non era certo quella di fare del male ad un pilota come me ma volevo fargli capire che quello che stava facendo era pericoloso e che anch’io avrei potuto fargli delle scorrettezze così come lui le aveva appena fatte a me! Non voglio giustificarmi so bene che il mio gesto non è giustificabile, voglio solo scusarmi con tutti. Ora avrò tempo per riflettere e schiarirmi le idee".

Per Fenati si chiude anche la porta alla futura avventura in MV Agusta, pronta al ritorno nel Motomondiale. "Per quanto riguarda il suo contratto per una futura posizione come pilota della MV Agusta in Moto 2, mi opporrò in ogni modo per fermarlo - fa sapere il patron di Mv Agusta, Giovanni Castiglioni, in un post su Instagram -. Non succederà, non rappresenta i veri valori della nostra azienda". E anche il contratto già siglato il 27 agosto scorso per il prossimo anno con il Team Forward potrebbe non iniziare mai.

Dopo la gara, anche Manzi, intervistato da 'gpone.com', ha spiegato che il gesto dell'avversario non è perdonabile. "Si fatica a perdonare una sportellata, figuriamoci un gesto del genere, nel quale un avversario prova ad ammazzare un rivale a oltre 200 all'ora, tirandogli la leva del freno - ha detto Manzi -. Non è un gesto perdonabile. Inoltre, la caduta arrivata dopo il nostro contatto è causata dalla scarsa concentrazione che mi era rimasta, sempre a causa del contatto precedente. Io con Romano ho chiuso".

Quanto alla squalifica del marchigiano, Manzi ha commentato: "Non mi sembra giusta la decisione: un gesto del genere non deve mai essere commesso e nemmeno deve essere pensato - ha evidenziato - questa mossa è pericolosa e mette a severo rischio la vita degli altri piloti. Il suo è stato un gesto molto pericoloso, anti sportivo, che non ci si aspetterebbe da nessuno. Inoltre, nella curva dopo sono caduto, Romano ha rallentato e ha esultato, non so per quale motivo lo abbia fatto".

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