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Azzurre ko, addio sogno Mondiale

20 ottobre 2018 | 14.58
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(Afp)
(Afp)

Finisce al 5° set il sogno dell'Italvolley femminile di vincere il secondo titolo mondiale della propria storia. Nella finale iridata di Yokohama le azzurre cedono al tie-break 3-2 alla Serbia con parziali di 21-25, 25-14, 23-25, 25-19, 15-12.

Un risultato comunque fantastico, arrivato al termine di tre settimane indimenticabili per tutta la pallavolo italiana. Le ragazze di Davide Mazzanti, infatti, a partire dalla fase di Sapporo, con in mezzo Osaka e Nagoya, sino a Yokohama, hanno entusiasmato appassionati e critica per il bel gioco e la grande determinazione messa in campo: il percorso di marcia nel Mondiale registra 11 vittorie e 2 sole sconfitte.

Nell'ultimo atto Chirichella e compagne non ce l'hanno fatta a prendersi la rivincita sulle campionesse europee della Serbia, unica squadra a sconfiggere le azzurre nel torneo: prima a Nagoya e oggi a Yokohama. A distanza di sedici anni (oro Mondiale a Berlino 2002), dunque, l'Italia è tornata a conquistare una medaglia in una rassegna iridata e lo ha fatto con una squadra giovanissima: l'età media delle quattordici azzurre è inferiore a 23 anni e per ben 10 di esse si trattava del primo Mondiale.

La medaglia d'Argento porta forte, inoltre, la firma del Club Italia, ben 9 atlete hanno fatto o fanno parte del progetto federale: Fahr, Nwakalor, Pietrini, Lubian, Chirichella, Egonu, Danesi, Malinov e Ortolani. L'architetto di quest'Italia è ovviamente il commissario tecnico Davide Mazzanti che dopo una lunga fase di preparazione ha assemblato una squadra con un'identità precisa, ben organizzata in campo, ma allo stesso tempo libera di esprimere le proprie doti.

Il perfetto mix ha messo così in risalto le qualità di tutte le azzurre: Paola Egonu è stata semplicemente inarrestabile per tutto il torneo; Malinov ha guidato la squadra con velocità e ispirazione; Sylla ha scaricato tutta la sua grinta in attacco; Bosetti si è confermata elemento imprescindibile per ordine ed equilibrio; Danesi è stata implacabile a muro; De Gennaro non ha avuto eguali in ricezione e difesa; a capitanare tutte è stata Cristina Chirichella, sempre più leader del gruppo.

"Perdere così brucia un po'. Abbiamo lottato fino alla fine, credo che tra qualche giorno apprezzeremo di più questa medaglia d'argento", sono le parole della capitana delle azzurre. "Abbiamo dimostrato la nostra forza, tanta la grinta che abbiamo messo in campo -aggiunge Chirichella- Conquistare una medaglia in un Mondiale è bellissimo. Ora, a caldo dopo questa sconfitta, faccio un po' fatica ad apprezzarla, ma per noi è comunque un risultato importante".

Il ct dell'Italvolley femminile, Davide Mazzanti, dice: "Siamo arrivati qui sognando di giocare questa partita. Il percorso è stato fantastico, al di là del colore della medaglia dobbiamo tenerci stretti il modo in cui siamo arrivati fin qui. Sarà importante per il futuro e per il nostro percorso di crescita". "Ora, a questo punto, sarà anche importante gestire con responsabilità questo momento in cui i riflettori si sono accesi su di noi - prosegue Mazzanti -. Voglio ringraziare tutte le persone e le ragazze che hanno partecipato al nostro percorso iniziato due anni fa e che si è concluso con questa straordinaria medaglia d'argento. Le ragazze si sono rese protagoniste di un salto di qualità eccezionale, arrivato proprio nel momento più importante dopo aver avuto anche momenti in cui abbiamo vacillato perché le cose non venivano come speravamo''.

Mancata la medaglia d'oro per le azzurre della pallavolo c'è la consolazione di ben 4 premi individuali: Monica De Gennaro è stata votata miglior libero dei mondiali, Miriam Sylla miglior schiacciatrice, Paola Egonu miglior opposto e Ofelia Malinov miglior palleggiatrice.

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