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Morte Astori, accertamenti sull'idoneità

11 dicembre 2018 | 10.09
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(Fotogramma)
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Accertamenti sulle visite per l'idoneità all'attività agonistica effettuate da Davide Astori dal 2015 al luglio 2017. E' su quanto stanno indagando i magistrati della Procura di Firenze, titolari dell'inchiesta sulla causa della morte del capitano della Fiorentina, 31 anni, vittima di una patologia cardiaca, una tachiaritmia degenerata in fibrillazione ventricolare.

Il difensore viola fu trovato senza vita alle 9:30 del 4 marzo scorso nella sua camera d'albergo, a Udine, dove era in ritiro con la squadra prima della partita contro l'Udinese, che avrebbe dovuto disputarsi alla Dacia Arena nel pomeriggio di quella stessa domenica.

GLI INDAGATI - Due medici che lavorano in strutture pubbliche incaricate di certificare l'idoneità sportiva - uno all'ospedale Careggi di Firenze e uno a Cagliari - sono stati raggiunti da avvisi di garanzia dalla Procura per l'ipotesi di omicidio colposo in merito alla morte del giocatore, arrivato in prestito alla Fiorentina nel 2015 con il certificato di idoneità già ottenuto dal centro di medicina dello sport del capoluogo sardo. A Roma, dove pure aveva giocato in prestito ai giallorossi la stagione 2014-2015, Astori non ha effettuato alcuna prova di idoneità in quanto arrivato in agosto, con la prova già fatta a Cagliari.

IN PROCURA - I due medici sono stati convocati per giovedì 13 dicembre in Procura: sono accusati di aver firmato, in tempi diversi, l'idoneità sportiva di Astori nonostante dagli esami cardiologici effettuati sul calciatore fossero emerse delle anomalie che, secondo la perizia disposta dalla procura fiorentina, avrebbero dovuto indurre a eseguire ulteriori approfondimenti. I due indagati verranno interrogati dal procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo e dal pm Antonio Nastasi, titolari dell'inchiesta.

LA PATOLOGIA - Astori soffriva di una forma iniziale di cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, patologia evidenziata nella perizia consegnata alla procura di Udine dal professore emerito Gaetano Thiene di Anatomia patologica all'Università di Padova, e da Carlo Moreschi, patologo, professore dell’Università di Udine. Questa forma di cardiomiopatia, detta anche 'displasia aritmogena' del ventricolo destro, è una malattia che uccide progressivamente le cellule del miocardio, sostituendole con cellule di grasso e fibrose che possono ostacolare il funzionamento elettrico del cuore, risultando anche fatale.

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