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Lazio-Roma

Ranieri: "Laziali si scansarono? Così fu"

03 maggio 2019 | 16.05
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Il tecnico dei giallorossi non dimentica il Lazio-Inter di nove anni fa. La replica del portavoce dei laziali: "Non si deve confondere il ruolo di tifoso e tesserato". Dalla Figc richiesti i video della conferenza

Immagini di repertorio (Afp)
Immagini di repertorio (Afp)

Lazio-Roma, sul campo, si è giocata due mesi fa, decretando la vittoria dei biancocelesti con un netto 3 a 0. Fuori dall'Olimpico, però, il derby capitolino si gioca quotidianamente. A incendiare le polemiche tra le due squadre romane stavolta ci ha pensato il nuovo tecnico della Roma Claudio Ranieri. Durante la conferenza stampa in vista di Genoa-Roma, l'allenatore dei giallorossi è tornato a parlare dello striscione che, nove anni fa, durante Lazio-Inter, i tifosi avevano esposto sugli spalti dell'Olimpico.

"Sempre a proposito di tifosi, di striscioni, nove anni fa un 'Oh no' veniva esposto allo stadio Olimpico perché in una sfida tra Lazio e Inter, la Curva Nord chiese alla squadra di scansarsi per favorire il cammino dell'Inter in campionato", ha chiesto il giornalista a Ranieri che ha prontamente risposto con un laconico "E così è stato, così fu". Ha poi aggiunto che a lui non interessa se in Lazio-Atalanta, i biancocelesti dovessero nuovamente 'scansarsi': "Io penso a giocare, ad allenare, sono sempre stato una persona leale e questo per me è importante", ha detto il tecnico romanista.

"Il mio pensiero in merito alle dichiarazioni di Ranieri è quasi scontato, io credo che su queste dichiarazioni debba intervenire la Lega dato che si tratta di affermazioni gravi e pesanti. Queste affermazioni nascono da una confusione fra tifoso e tesserato, tra persona che fa il tifo per una determinata squadra e fra una che ha piene responsabilità e determinati compiti essendo un tesserato della Roma. Il tifoso può dire quello che vuole mentre la persona responsabile deve compiere dichiarazioni che siano suffragate da prove altrimenti diventa tutto esclusivamente offensivo verso una squadra ed una società che non lo merita", è stata la replica di Arturo Diaconale, portavoce della S.S. Lazio, a Style Radio.

"Il comportamento del tifoso può andare oltre, io per esempio sento alcuni i tifosi della Lazio che dicono che gli avversari della Roma si siano arresi troppo facilmente ultimamente, ma nessun tesserato biancoceleste si permetterebbe mai di dire queste cose o che ci sia qualche combinazione non legittima. L’allenatore che mischia i due ruoli e effettua dichiarazioni da tifoso e non da dirigente responsabile credo che sia un fatto di cui debba occuparsi la Lega", ha aggiunto Diaconale.

"Non possiamo accettare epiteti di un certo genere che non ci meritiamo. Dichiarazioni frutto di una mentalità che porta a preparare la gara di domenica facendola giocare al massimo delle forze, ma questo non vi era bisogno di sottolinearlo. La Lazio farà la propria parte giocando al 100% e disputando una grande gara contro l’Atalanta, i cugini stiano tranquilli e pensino a quello che devono fare loro", ha proseguito Diaconale.

"Questo campionato non merita queste code velenose, la Lazio non ha nessuna intenzione di aprire polemiche con la Roma, ma se si pronunciano questo tipo di affermazioni si innescano delle frizioni e tensioni fra tifosi che non portano a nulla, ma solo ad elementi negativi. Serve un po’ più di attenzione, le persone esperte evitano in tutti i modi di compiere queste polemiche, noi dobbiamo assolutamente difendere le nostre posizioni in seguito a questo tipo di dichiarazioni ed affermazioni", ha concluso il portavoce della Lazio.

La procura federale della Figc, guidata da Giuseppe Pecoraro, ha richiesto i video della conferenza stampa del tecnico della Roma, Claudio Ranieri, venuta a conoscenza delle frasi su Lazio-Inter del 2010. La Procura analizzerà la domanda e la risposta del tecnico, a quanto apprende l'Adnkronos, per prendere una decisione dopo l'analisi del caso lunedì o martedì prossimo, dopo la giornata di campionato.

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