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Dalle notti brave alla depressione: tutto Buffon in una lettera a...Buffon

14 ottobre 2019 | 16.12
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Il portiere scrive al Gigi 17enne e tra gli errori della sua vita mette la maglia 'Boia chi molla'

Gianluigi Buffon (Foto AFP) - AFP
Gianluigi Buffon (Foto AFP) - AFP

Gigi Buffon scrive a...Gigi Buffon. Il portiere della Juventus, oggi 41enne, ha fatto un viaggio dentro se stesso in una lettera immaginaria al Buffon 17enne pubblicata dal sito 'The Players Tribune'. Nella missiva, la leggenda del calcio italiano rivive diverse tappe della sua carriera tornando su alcuni episodi che hanno segnato la sua vita: dalle notti brave del giovane Gigi fino alla battaglia contro la depressione fino alla maglia con la scritta 'Boia chi molla' indossata prima di una partita.

L'excursus parte proprio dal giovanissimo Buffon in procinto di esordire in serie A con il Parma: "Dovresti essere a letto, a bere latte caldo. Ma che fai? Vai in un locale a bere una birra con il tuo amico della Primavera. Bevi una sola birra, vero? Ma poi esageri un po' -racconta il campione del mondo-. Pensi di essere il personaggio di un film. L’uomo forte. È così che abitualmente gestisci la pressione che non sai neanche di provare. Tra poco sarai fuori dalla discoteca a discutere con i poliziotti all’una di notte. Vai a casa, dai. Vai a dormire. E ti prego, non fare pipì sulla ruota della macchina della polizia. I poliziotti non lo troveranno divertente, la società non lo troverà divertente e rischierai di compromettere tutto ciò per cui hai lavorato".

Buffon torna poi con la mente a quell'improvviso buio in cui cadde "al punto più alto della carriera" a 26 anni, quando ormai è anche un punto fermo della Nazionale. "Una mattina ti alzerai dal letto e le tue gambe inizieranno a tremare fortissimo. Sarai così debole che non riuscirai a guidare la macchina. All’inizio penserai che si tratti semplicemente di stanchezza o di un virus. Ma poi la cosa peggiorerà. Avrai solo voglia di dormire. All’allenamento ogni parata sembrerà un’impresa. Per sette mesi non riuscirai a goderti la vita". Prima di uscire dal tunnel, il Buffon giovane commetterà anche altri sbagli come quella della maglia con scritto 'Boia chi molla' ("un messaggio che vedesti una volta scritto sul banco di scuola") indossata ai tempi del Parma, "qualcosa d’ignorante che ti segnerà".

"Pensi che sia solo un modo per suonare la carica. Non sai che è uno slogan fascista. Questo è uno degli errori che provocheranno tanto dolore alla tua famiglia. Ma gli sbagli sono importanti perché ti ricordano che sei umano. Ti ricorderanno in continuazione che non sai un cazzo, amico mio. Questo è importante perché il mondo del calcio cercherà di convincerti che sei speciale. Ma devi ricordarti che non sei diverso dal barista o dall’elettricista di cui sei amico da una vita. Questo pensiero ti tirerà fuori dalla depressione. Non il fatto di ricordarti che sei speciale, ma ricordando che sei uguale a tutti gli altri".

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