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Sport e salute: Sabelli si è dimesso

20 dicembre 2019 | 19.19
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La decisione comunicata in una lettera al ministro Spadafora: "Venuti meno i presupposti, visione sulla riforma dello sport diversa da quella che mi era stata prospettata"

Rocco Sabelli (Foto Fotogramma)  - FOTOGRAMMA
Rocco Sabelli (Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Rocco Sabelli si è dimesso dall'incarico di presidente e ad di Sport e Salute, l'ente che ha sostituito la Coni Servizi. "Le significative modifiche alla governance di Sport e Salute proposte con l’art. 29 dello schema di decreto legge recante 'Disposizioni organizzative urgenti e proroghe di termini previsti da disposizioni legislative in scadenza' – si legge nella lettera in cui Sabelli annuncia le sue dimissioni e inviata al ministro delle Politiche giovanili e dello sport, Vincenzo Spadafora– prefigurano il venire meno di uno dei presupposti fondamentali che mi avevano indotto a offrire al Governo la mia disponibilità a guidare la Società, chiamata dalla legge 145/2018 a implementare la riforma dello sport italiano, cui la stessa legge ambisce".

Il riferimento è – nelle parole di Sabelli – alla "visione diversa della riforma da quella originariamente prospettata” e alla convinzione che le modifiche alla governance proposte "siano scaturite anche da una sintonia con l’attuale ministro Spadafora mai nata e, credo, difficilmente possibile in futuro per evidenti e sperimentate diversità di cultura, linguaggio e metodi".

Sabelli, nel comunicare al ministro la decorrenza immediata delle dimissioni, ha garantito la più completa "disponibilità a supportare l’ordinato e migliore avvicendamento della responsabilità e della gestione".

"Ho appreso delle dimissioni comunicate dall’ing. Sabelli e lo ringrazio per il lavoro svolto quale presidente ed amministratore delegato di Sport e Salute Spa. Andremo avanti con equilibrio, condivisione ed efficacia, per portare a termine gli impegni finora assunti e proseguire nel lavoro di attuazione della riforma dello sport", afferma il ministro Spadafora in una nota.

"Lo immaginavo, per me era scritto sui muri che se ne sarebbe andato", dice Franco Chimenti, presidente della Federgolf e vice presidente vicario del Coni. "Perché -aggiunge- lui è fatto così, non accetta ridimensionamenti. Quando ho saputo di alcune modifiche dei programmi ho pensato subito 'questo se ne va, tutta la vita'".

"Non sono sorpreso in quanto l'eventuale spacchettamento della società Sport e Salute avrebbe modificato il ruolo per il quale Sabelli è stato chiamato", è il commento all'Adnkronos di Paolo Barelli, presidente della Federazione Italiana Nuoto (Fin).

Secondo Angelo Binaghi, numero uno della Federtennis, "il mondo dello sport perde la persona migliore, più preparata, che avesse avuto in dote negli ultimi 20 anni. Un uomo con capacità manageriali importanti, è una brutta giornata per lo sport italiano".

Tra le prime reazioni del mondo politico, quella di Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia. "Le dimissioni di Sabelli costituiscono un elemento importante che favorisce l'accelarazione dello smantellamento di Sport e Salute -dice il vice presidente della Camera dei Deputati-. Proprio oggi in commissione Bilancio ho presentato un emendamento per la sua soppressione in quanto struttura fortemente divisiva del mondo dello sport che ha bisogno di unità e rappresentatività. Ci auguriamo che queste dimissioni possano favorire il ritorno alla centralità del Coni nella prospettiva di valorizzare tutto il mondo dello sport agonistico e dilettantistico, nelle sue discipline maggiori come in quelle minori".

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